Venezia celebra gli azzurri del fioretto

Scherma. Bilancio esaltante per la prova di Coppa del Mondo. E la sfida Bebe Vio-Baldini è una lezione di vero sport

VENEZIA. Gli italiani protagonisti, un livello tecnico assoluto, una tribuna piena per le finali e due azzurri sul podio hanno mandato in archivio il 36° Città di Venezia di fioretto maschile nel migliore dei modi. Andrea Cassarà che trionfa nell’unica tappa di Coppa del Mondo che si svolge in Italia, una delle tre più importanti in quanto Gran Prix Fie, sono il regalo più bello che la scherma azzurra potesse fare agli organizzatori del Dielleffe Venezia. «Ovviamente siamo contenti di tutto questo» conferma la vicepresidente del circolo veneziano Calliope Sala, «la vittoria più bella, per noi, è stato riuscire a confermare il livello dell’organizzazione, una sfida che ci poniamo ogni anno vista l’apprensione nella ricerca degli sponsor e la grande concorrenza che c’è in questo settore. Il problema è stare al passo con i tempi, e per questo servirà uno spazio più adeguato rispetto al Palasport dell’Arsenale. Lo richiedono gli standard dei Gran Prix Fie, e l’ho promesso personalmente al presidente federale Giorgio Scarso. Stiamo valutando alcune idee per il futuro, ma non si dovrà uscire dai confini del centro storico». Sul successo di Andrea Cassarà aggiunge: «Non aveva nulla da perdere e ha dato il massimo, ma esaltiamo anche Andrea Baldini che ha mostrato ancora una volta tempra, tecnica e grande concentrazione. E poi, davanti a lui, ci si deve levare il cappello per come ha sposato l’iniziativa di tirare in pedana con Beatrice Vio al termine della sua gara. Ha mostrato grande umanità e disponibilità, e solo i grandi hanno questa leggerezza e capacità. Non è cosa da tutti i giorni, soprattutto dopo la delusione di una sconfitta che gli ha chiuso le porte della finale».

Una sfida tra olimpionici, Baldini che si è cimentato in carrozzina, e Beatrice Vio che in questa disciplina è ai vertici mondiali ed è stata anche portabandiera azzurra alle Paralimpiadi di Londra, a pochi giorni di distanza da quell’oro a squadre ottenuto dal campione livornese. Un “Città di Venezia” che guarda ora al futuro, che punta a confermare l’appoggio dello sponsor Alilaguna e delle altre aziende che hanno sostenuto gli organizzatori, e che vuole mantenere la sua venezianità in ogni occasione possibile. «Anche per questo abbiamo voluto premiare il commissario tecnico» conclude la vicepresidente del Dielleffe, «Andrea Cipressa è il primo Ct veneziano, a questa gara tiene moltissimo, e non l’ha mai nascosto».

Simone Bianchi

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