Valentina: «Non so stare senza il volley»

Da grande promessa alla decisione di smettere. Ma sulla soglia dei 30 anni Agostinetto è tornata per salvare l’Union Jesolo
Di Giovanni Monforte

JESOLO. «Fortunatamente posso dire che per me il treno non è passato una volta sola». Trent’anni il prossimo giugno, di ruolo centrale, Valentina Agostinetto è il capitano dell’Union Volley Jesolo. Con la società del presidente Lidio Santin è approdata quest’anno in B/1, categoria che aveva già assaporato dieci anni fa con San Donà. Poi nel 2004 la decisione di smettere di giocare a pallavolo per concentrarsi solo sugli studi universitari. «Ho preferito prendere questa scelta perché avevo bisogno di un periodo di pausa, che per la verità si è protratto per un po’ di anni...», racconta adesso Valentina Agostinetto, «ma la mia è una famiglia di sportivi e, quando nasci in un certo ambiente, è difficile staccarsene. Così nel 2010 si è presentata l’occasione e, supportata dalla spinta della mia famiglia, ho ripreso a giocare. Ho fatto tre anni di amatoriale, quindi lo scorso anno ho giocato in C con lo Jesolo. In estate il presidente Santin e il coach Cristiano Pavoncelli hanno deciso di tentare l’avventura della B/1 e sono molto contenta di aver abbracciato questo progetto».

Qualcuno l’ha definita un po’ la «chioccia» del gruppo, vista la giovane età della rosa jesolana. «Diciamo che ogni tanto mi guardo attorno e vedo che due ragazze insieme fanno quasi la mia età. Un po’ fa sorridere, perché io vado ormai per i trent’anni, mentre le mie compagne hanno una media di 17-18 anni» prosegue Agostinetto, «ma il campo è il campo per tutte. Ci possono essere delle accortezze date dalla mia età che sicuramente aiutano, ma dall’altra parte lo spirito giovane delle ragazze aiuta me. È un equilibrio che è giusto che ci sia».

Valentina Agostinetto ha vinto la sfida di tornare in B/1, adesso vuole aiutare l’Union Jesolo (penultima con soli due punti) a vincere la partita più importante: la salvezza. «Un po’ per l’età, un po’ per il fatto che la squadra è stata costruita quasi alla fine dell’estate, in questa prima parte di stagione ci siamo trovate con delle dinamiche da riequilibrare» conclude, «ma stiamo facendo un ottimo lavoro e non c’è nulla che possa far pensare che non siamo una squadra competitiva. A guardare la classifica si può credere il contrario, ma il campo ci ha dato la certezza che la categoria non è per noi impossibile. Con il nuovo anno, però, dobbiamo trovare una vittoria, che ci permetterebbe di alzare il livello di autostima e di affrontare in maniera più consapevole il girone di ritorno. Dobbiamo scendere sul parquet al meglio come abbiamo fatto nel derby contro San Donà. Quello deve essere il nostro punto di partenza e i risultati sicuramente arriveranno».

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