L’annata strepitosa dell’Umana: subito la Supercoppa, sconfitte col contagocce e ottima Eurolega
La storia della stagione. Radiografia del cammino dell’Umana. In Coppa Italia persa la finale contro la Famila, nel finale pesano gli infortuni

Riavvolgiamo il film della stagione. L’Umana con lo scudetto sulle maglie riparte al Taliercio il 22 agosto.
Roster riconfermato quasi in blocco sia tra le italiane (Villa, Santucci, Logoh, Pan, Fassina, Nicolodi e Cubaj) sia tra le straniere (Berkani e Kuier), lasciano Gorini, Held, Makurat, Meldere e, a sorpresa, Jessica Shepard che preferisce un campionato più soft in Grecia.
Lo staff tecnico punta su Smalls, protagonista in Eurolega con Villeneuve, e Stankovic, esperienza europea e centro della Serbia con cui disputa le Olimpiadi di Parigi fermandosi ai quarti di finale contro l’Australia, oltre a Maria Miccoli.
Il 14 luglio, intanto, Matilde Villa guida l’Italia under 20 alla conquista della medaglia di bronzo agli Europei in Lituania. Quattro giorni dopo nel sorteggio per il girone eliminatorio di Eurolega, le orogranata vengono inserite nel girone D con Usk Praga, Valencia e Uni Gyor.
Sarà un campionato “zoppo”, a 11 squadre. Il primo obiettivo è la finale della Supercoppa al Taliercio contro Schio. Venerdì 20 settembre l’Umana batte le orange (88-81, con Kuier Mvp autrice di 27 punti).
L’Opening Day si gioca a Genova (28-29 settembre), dove vengono premiati con gli Oscar il presidente Casarin, Villa (miglior italiana) e Kuier (miglior giocatrice) per la precedente stagione, la squadra debutta travolgendo (80-47, Kuier 17) la neopromossa Derthona.
L’avvio in campionato vede l’Umana infilare una striscia di 9 vittorie consecutive, interrotta solo il 15 dicembre al Taliercio da Campobasso (60-62), dopo aver anche espugnato Schio (56-55, 17 novembre). In Eurolega, l’Umana apre violando il parquet di Gyor (80-59, Cubaj 15), ma il capolavoro arriva la settimana successiva piegando al Taliercio l’ambizioso Valencia (75-67, Berkani 18). Il 30 ottobre, bissando in casa il successo sulle ungheresi (82-68), l’Umana ottiene i pass per la seconda fase terminando nel girone con Fenerbahce, Saragozza e Polkowice.
L’Umana conquista il titolo di campione d’inverno e il diritto di accedere direttamente alle semifinali della Final Four di Coppa Italia a Torino, intanto il 4 gennaio la Fiba annuncia il ritiro delle polacche dal girone di Eurolega con Venezia ancora in corsa, ma la sconfitta casalinga con Saragozza (39-44, 16 gennaio) mette le orogranata fuori dai giochi verso la Final Six.
Il 9 gennaio il presidente Federico Casarin viene riconfermato nella carica di vicepresidente vicario della Federbasket. A fine mese quattro giocatrici dell’Umana (Villa, Pan, Fassina e Cubaj) vengono convocate in Nazionale per le ultime due gare di qualificazione a Euro2025. La Final Four di Coppa Italia (14-16 febbraio) è amara per l’Umana che, dopo aver eliminato Derthona in semifinale (71-59, Villa 18, Berkani 16), si arrende alla Famila Schio (45-54, Stankovic 9, Kuier 8) nella sfida decisiva.
Stesso epilogo nel match in campionato che decide il primo posto, le orange vincono di misura (64-67, Smalls 14, Cubaj 13) e ipotecano il primato: Schio chiude con 38 punti, Venezia con 36 (18 vittorie, 2 sconfitte). Il finale della regular season è costellato di problemi fisici per l’Umana che deve fare a meno a lungo di Berkani e di Stankovic, perdendo negli ultimi mesi Miccoli.
Nei quarti di finale dei playoff l’Umana si sbarazza facilmente dell’E-Work Faenza (99-47 al Taliercio, 67-51 al PalaBubani), ritrovando in semifinale Campobasso, ma questa volta al meglio delle 5 partite, lo stesso avversario eliminato un anno fa.
Sono 4 sfide epiche con l’Umana che perde il vantaggio del fattore campo dopo le due gare casalinghe: 75-66 gara-1 (Villa 16, Berkani 13), ma 59-61 in gara-2 (Villa e Kuier 13, Berkani 12).
L’Umana compie due imprese in Molise, piegando Madera e compagne al termine di due partite da leggenda: 89-79 dopo un overtime in gara-3 (Smalls 16, Santucci 13) e 61-59 in gara-4 (Kuier 17, Berkani e Villa 13).
E poi la finale con Schio con la risalita da 0-2 fino a gara-5.
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