Tutto facile per il Mogliano la Lazio spazzata via (44-8)
ROMA. Vittoria doveva essere, e vittoria è stata. Rotonda, larga, ipertrofica come il 44-8 che in realtà non racconta nemmeno troppo bene la superiorità messa in campo contro la Lazio da un Mogliano cinico al limite della perfidia, focalizzato sul proprio rugby e mentalmente predisposto a dare a se stesso tutte quelle risposte rimaste in sospeso a seguito delle sconfitte contro San Donà e Calvisano nella finale del Trofeo Eccellenza. E' stata soprattutto la partita di Tommaso Boni, trequarti centro evidentemente galvanizzato dalla chiamata, pur senza esordio, in azzurro e sempre più a suo agio nel ruolo di guastatore principe della linea difensiva con quel suo mix di fisicità, tecnica e fiuto per lo spazio che lo pongono come la novità più scintillante della stagione.
Parte subito a mille il XV di Properzi, che dopo una fase di studio pianta la prima coltellata già 4’, quando proprio Boni raccoglie gli esiti di un ottimo multifase dei compagni volando lungo l'out di destra fino al tuffo vincente in bandierina. Barraud non centra i pali, ma la meta è un elisir capace di spingere la squadra a pompare con ancora maggior forza, con il pack protagonista sui punti d'incontro ed una linea arretrata in palla come raramente quest'anno.
La Lazio tenta di tenere botta come può, ancorandosi alla solidità difensiva sui canali stretti, ma le barricate tengono fino alla mezz'ora, quando Ricky Pavan trova modo di muovere le gambe fuori dal frontale trovando la seconda marcatura pesante vicino ai pali. Con gli argini rotti, la trincea laziale comincia a fare acqua: Mogliano lo capisce e forza ogni situazione di possesso, riuscendo sempre a rompere la prima linea di difesa per muovere poi palla con linee di corsa impraticabili dai romani. Nasce così la seconda firma di Pavan a soli 5' dalla prima, per il parziale di 19-0 che segnala già abbondantemente la direzione presa dal match. Il primo tempo si chiude con il piazzato di Gerber che vale il 3 a 19, ma dopo la pausa il Marchiol torna in campo con tutte le intenzioni di chiudere la pratica cercando subito la meta del bonus. In costante dominio territoriale, Barraud si toglie il lusso del drop al 42', poi arrivano le mete di Halvorsen e di Van Zyl spalmate tra il 50' e il 71', preludio al finale rossiniano che chiude la contesa con la meta tecnica assegnata ai trevigiani dopo l'ennesimo fallo della Lazio in mischia chiusa che Passacantando sanziona con il massimo della pena. (g.g.)
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