Tudor teme Ceccaroni e soci: «Non hanno 15 punti per caso». Annullati i biglietti non conformi a posti diversi da quelli ospiti

Michele Contessa

VErona

Verona a caccia del rilancio nel derby dopo la frenata (1-3 a Marassi contro la Sampdoria, 0-0 al Bentegodi contro il Cagliari) registrata nelle ultime due partite. Igor Tudor, chiamato a sostituire Di Francesco dopo le tre sconfitte iniziali con Sassuolo, Inter e Bologna, ha cambiato volto alla squadra, che nelle ultime ore del mercato estivo ha perso Zaccagni, ceduto alla Lazio e sostituito da Caprari, tanto da perdere (2-3) solo a San Siro con il Milan (ma dopo aver condotto 2-0) prima dello scivolone di Genova. Con scalpi illustri (3-2 alla Roma, 4-1 alla Lazio nel giorno del poker del “Cholito” Simeone, 2-1 alla Juventus, 1-1 a Napoli).

TUDOR. «Mi aspetto una gara difficile», ha sottolineato Tudor alla vigilia del derby, «il Venezia è una squadra ben organizzata nella fase difensiva, prepara bene ogni gara e si vede. Gioca con spensieratezza, è una squadra con giocatori interessanti, se li lasci giocare, sanno colpire. Sarà fondamentale non concedere al Venezia le transizioni, il Verona dovrà giocare al massimo, cercando di non sbagliare nulla. Il Venezia è una squadra che concede poco agli avversari, noi dovremo essere bravi ad approfittare delle occasioni che ci verranno concesse, mentre noi non dovremo consentire niente al Venezia. Giocherà chi sta meglio, mi aspetto una bella partita». Venezia (15 punti) che cerca di avvicinarsi al Verona (20). «Siamo almeno una decina di squadre in lotta per salvarci, magari 3-4 squadre sono più staccate, ma io diffido di tutti. Se il Venezia ha 15 punti in classifica, non li ha conquistati per caso».

BIGLIETTI. Nel primo pomeriggio il Venezia ha comunicato che Ticketone ha iniziato l’annullamento dei biglietti non conformi, quelli dei residenti in provincia di Verona che avevano acquistato erroneamente un tagliando in posti diversi dal settore ospiti. Con relativa comunicazione e rimborso dei biglietti. Il Venezia ha sconsigliato di recarsi al Penzo chi fosse residente in provincia di Verona e avesse acquistato un biglietto in un settore diverso. —



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