Trance agonistica, Marghera ce la fa

La vittoria contro Trieste vale il secondo posto in solitaria

MARGHERA

Cinque minuti e mezzo di trance agonistica valgono alla Ladurner Marghera una vittoria importante e insperata contro la Servolana Trieste che vale il secondo posto in solitaria dietro alla “lepre” Jadran, l’altra squadra giuliana del girone. Un’impresa, a ben guardare, visto che fino al 35’ la Servolana era sulla buona strada per strappare i due punti. Bocchini e compagni partono meglio. Approfittando della giornata no di Bordignon e limitando Babetto a rimbalzo riescono fanno un mini- break a metà primo quarto (6-11), per poi chiudere sul +6 alla prima pausa grazie a cinque punti consecutivi di Gianluca Pozzecco, fratello del più noto Gianmarco. Al 15’ Marghera è sotto di 8 (20-28), anche se alla sirena il tabellone segna 32-32 grazie alla terza delle sette “bombe” serali di Francesco Marini, che dai 6,75 costruirà il suo record stagionale di punti. In apertura di terzo periodo Ruffo segna il primo sorpasso margherino (34-32), ma il vantaggio dura solo sei minuti, perché la Servolana segna un break da 0-9. Per i Giants è un sonoro campanello d’allarme, amplificato da Bocchini a inizio quarto (+11, massimo vantaggio ospite, sul 41-52). Però Palombita deve fare i conti con la difesa sempre più efficace di Ruffo e i biancoblù stringono la morsa su Bocchini e Giannotta.

Al resto ci pensa la mano caldissima di Marini che, con l’aiuto di Szlaistzer e Ruffo, aggancia i triestini con l’ennesima tripla personale (56-56 al 36’). Marghera ha preso le misure all’avversario, seppure tardi, mentre l’Ofm Lussetti è ancora ben lontano dal fare lo stesso sull’attacco della Ladurner. Altri otto punti consecutivi (due triple) di un Marini immarcabile scavano per la prima volta un solco in favore di Marghera (66-60) e neppure l’espulsione di Voltolina a 90 secondi dal termine sul 68-60 per un presunto colpo intenzionale a Cacciatori può invertire la rotta del match: al 40’ è +6 Giants.

Riccardo Patrian

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