Tc Mestre supera la pandemia Boom di iscrizioni

Laura Bergamin

MESTRE

Il Tennis club Mestre di Roberto Pea quest'anno compirà 72 anni di attività: un grande risultato per un circolo prestigioso non solo in città ma in tutto il mondo del tennis.

In attesa di tornare protagonista con l'organizzazione di tornei internazionali, come da tradizione, in questo periodo di pandemia, il circolo sta lavorando alacremente con la scuola tennis e per il potenziamento della struttura di Via Olimpia. «Nei mesi scorsi abbiamo iniziato una collaborazione con il tennis club Davis, dando vita al progetto della Mestre tennis school» spiega il direttore sportivo del tennis club Mestre, Pasquale Marotta. «Questa nuova collaborazione ci ha permesso un incremento nella raccolta dei ragazzi. Il nostro obiettivo primario è quello di arrivare alla primavera, senza troppi danni causati dal covid e fino adesso, avendo tenuto sempre una guardia altissima e avendo ridotto le presenze nei campi, ci siamo riusciti brillantemente». Coordinatore tecnico del progetto è Paolo Boesso. Mentre la gestione tecnica ,organizzativa e agonistica della scuola tennis è affidata al tennis club Mestre, l'organizzazione dei tornei riservati agli agonisti di tutte le fasce d'età spetta prevalentemente al tennis club Davis del presidente Abram Rallo. Grazie al grande impegno profuso dallo staff tecnico, le iscrizioni quest'anno hanno avuto un incremento del 20% che permette alla Mestre tennis school di posizionarsi al primo posto tra le scuole della provincia di Venezia e tra le prime 5 a livello regionale. Un progetto di collaborazione che dunque permette di unificare l'offerta sportiva a favore dei giovani tennisti mestrini. A marzo il tennis club Mestre prenderà parte ai campionati di serie C con tutti ragazzi cresciuti nel sodalizio di via Olimpia. «Le nostre due squadre di vertice sono composte esclusivamente da tennisti del nostro settore giovanile» spiega Marotta. «Oltre ai risultati, però in questo momento il nostro obiettivo primario è quello di far divertire i ragazzi, in un ambiente sano e protetto». «In questi due anni di pandemia»” aggiunge il direttore sportivo «il presidente Roberto Pea e il consiglio si sono impegnati e adoperati per potenziare la struttura e investire in essa. Si sono conclusi i lavori di ampliamento della terrazza esterna, del rifacimento del bar e del restyling della club house e sono stati incrementati i servizi per i soci. E' stato poi affidato l'appalto per la costruzione di un campo di padel che dovrebbe essere pronto a primavera. Un' attività in più per i soci, anche per evitare che si inventino altre soluzioni e un'occasione in più di divertimento». —

Laura Bergamin

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