Serena sfida Sabatini Vite parallele in panchina

MESTRE. Vite incrociate, in panchina. A volte capita, ed è il caso di Michele Serena e Carlo Sabatini, che sabato saranno avversari al Penzo. Dieci anni d’età di differenza, uno nato a Mestre, l’altro a Perugia, una carriera da calciatore agli antipodi alle spalle: Mestre, VeneziaMestre, Juventus, Inter, Atletico Madrid, Sampdoria, Fiorentina, Parma e Verona l’uno, stop a vent’anni l’altro con un fratello direttore sportivo (Walter), attualmente alla Roma, ma passato anche per il Palermo di Maurizio Zamparini. Vite incrociate in panchina, una lunga serie di analogie per arrivare al “duello” di sabato tra Venezia e Como. Carlo Sabatini arriva nel settore giovanile del Venezia nell’estate del 2001, proviene dal Padova, altra società “viva” negli incroci tra i due tecnici: arancioneroverdi neopromossi in serie A, ultima stagione di Zamparini alla presidenza. Michele Serena sta ancora giocando, seppur poco per motivi fisici, all’Inter di Massimo Moratti. Sabatini rimane fino al 2004, evita l’onta del primo fallimento dell’anno successivo e ritorna a Padova, prima del biennio all’Udinese. Nel Venezia fa tempo a portare gli Allievi Nazionali alla fase nazionale: Sabatini uscì negli ottavi ai rigori contro l’Atalanta di Montolivo, Serena eliminò Lecce e Juventus ai rigori volando ai tricolori in Puglia. Tutti e due con Edoardo Rivola, ancora al Venezia, come dirigente accompagnatore. Altro anno di grazia il 2008: Carlo Sabatini allena la Berretti del Padova, Michele Serena gli Allievi Nazionali del Venezia. Cestaro esonera Ezio Rossi e promuove il tecnico umbro, i fratelli Poletti esonerano D’Adderio e promuovono Michele Serena, che debutta al Penzo (10 marzo) battendo il Padova (2-1) in rimonta con i gol di Veronese e Antenucci. Due giorni dopo Cestaro esonera Rossi e subentra proprio Sabatini. Entrambi sono riconfermati, entrambi vengono esonerati: Attilio Tesser arriva al Padova, Stefano Cuoghi al Venezia. Ma il destino è in agguato: Serena e Sabatini vengono richiamati. Quando? Alla vigilia del derby del Penzo (1 marzo), che sarà deciso da una zuccata di Varricchio, a metà ripresa, dopo un primo tempo di marca arancioneroverde con le occasioni per Cuoghi, Momentè e Lanzara. Sabatini porta il Padova in serie B superando Ravenna e Pro Patria nei playoff, Serena porta il Venezia alla salvezza battendo la Pro Sesto nei playout, vanificata dal secondo fallimento arancioneroverde.
Altri incroci? Un passaggio comune al Mantova (Serena nel 2009-2010 con retrocessione in C/1 e successivo fallimento; Sabatini nella passata stagione con il salto in Lega Pro), un viaggio in Toscana (Serena a Grosseto, Sabatini a Carrara), senza dimenticare la parentesi del tecnico mestrino sulla panchina del Padova che fu del suo collega umbro.
La storia sta per volgere al termine: Serena e Sabatini la scorsa estate partono di rincalzo, stanno alla finestra. Il primo viene chiamato (22 ottobre) dal Venezia per sostituire Dal Canto, il secondo (13 gennaio) dal Como al posto di Colella. Sabato si ritrovano, ancora da avversari: Serena sulla stessa panchina, Sabatini su quella e dei lariani.
Michele Contessa
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