Scozia - Italia, Castro ko morso al volto da un cane

ROMA. Can che abbaia morde pure: è quanto successo l’altra sera a Roma e a farne le spese Martin Castrogiovanni che ha rimediato una ferita al volto suturata con 14 punti. Il pilone del Tolone, a passeggio con un amico che teneva il suo cane al guinzaglio, ha subito la reazione nervosa della bestia impegnata ad abbaiare contro un altro cane di passaggio. Un morso al naso che ha squarciato il volto del gigante azzurro. E così un altro infortunio ridisegna ancora la Nazionale portando a 31 i convocati di Brunel che ieri aveva già chiamato il centro del Treviso Enrico Bacchin (in meta venerdì contro il Cardiff, esordiente in azzurro) al posto di Andrea Masi, infortunatosi venerdì a un polpaccio nelle fasi finali del pareggio 23-23 dei suoi Wasps (Festuccia, Cittadini) contro il Newcastle di Furno (autore di meta) e di Antonio Pavanello, capitano della Benetton, come preacuzione nel caso che il padovano Bortolami non ce la faccia a recuperare entro mercoledì. Giorno in cui il ct diramerà la lista gara per Edinburgo, prima di volare in Scozia.
Ed è Lorenzo Cittadini, pilone destro emigrato ai Wasps di Londra-Coventry dove da settembre ha già accumulato 15 presenze (9 da titolare) a tornare a vestire l’azzurro che gli manca dal test contro Samoa a novembre e fra quelli nel mirino del ct dai tempi del fallimentare tour estivo. Ai tre si aggiungono le defezioni dei trevigiani Zanni e Campagnaro (con Vunisa e Boni rimiazzi) che hanno fatto rivedere in campo Mauro Bergamasco (se convocato in Scozia con 5502 giorni tocca il record assoluto di Tony O’Reilly e Mike Gibson dalla nascita del torneo nel 1883 ad oggi) e mostrato un Morisi versione secondo centro alla sua miglior prestazione in azzurro bagnata da due mete a Twickenham. Non si può dire che i primi due turni non abbiano presentato il conto al ct Brunel che vede la coperta sempre più corta, al costo di pescare dall’Eccellenza (Violi e Boni).
Nel caso dei piloni Cittadini e Rizzo (Leicester, 11 presenze, 6 da titolare) sino a ieri non considerati, si poteva pensare ad una staffetta a metà torneo, ma non certo per decisione di un cane arrabbiato. Da capire poi se Brunel voglia giocarsi dal primo minuto la carta Tommaso Allan, ex under 20 del Cardo, puntando sulle motivazioni dello scozzese di Vicenza nel affrontare la sua ex Nazionale ora con molti giocatori della sua “covata”.
Non che il ct della Scozia Vern Cotter stia meglio con la seconda linea Gray fuori dai giochi (braccio rotto) punto di forza in touche e l’apertura Finn Russell squalificato in attesa di appello per il fallo a mezz’aria su Dan Biggar. Se confermata la pausa di 2 settimane, il neozelandese potrebbe chiamare Greig Tonks, senza esperienza internazionale o Peter Horne. Una squadra in salute, in crescita nel gioco, ma che non ha raccolto ancora nulla specie a Parigi contro la Francia dove l’ala Fife ha segnato l’unica meta dell’incontro con i 5 calci di Lopez e in casa domenica scorsa contro il Galles persa 23-26 grazie soprattutto ai troppi calci di punizione concessi al cecchino Halfpenny.
Vern Cotter cerca dai suoi di entrare più rapidamente in partita ed evitaregli errori specie nei primi minuti contro il Galles poi costati molti falli. C’è il precedente del 2007 a Murrayfield quando un’amnesia nei 7 minuti iniziale permise gli azzurri di segnare 21punti. Nel bilancio dei 15 incontri del Sei Nazioni: 9 vittorie scozzesi e 6 azzurre. Da ieri il raduno all’Acquacetosa di Roma per questa seconda parte del torneo con coda tutta casalinga all’Olimpico contro Francia e Galles.
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