Riviera, la forza dei giovani per tornare subito in Serie B

MIRA. Retrocessa in Serie C/1 la prima squadra maschile, penultima in A, ma salva, quella femminile. Il Rugby Riviera guarda al bicchiere mezzo pieno, soprattutto perché a livello giovanile si guarda alla crescita del gruppo in un periodo di grande cambio generazionale all’interno del club mirese. «Il nostro bilancio, contrariamente a quello che possa sembrare dai risultati finali e dall’aver perso lo spareggio con la maschile, complessivamente in questo primo caso è positivo», conferma il presidente Flavio Lupato, «la stagione precedente, è vero, siamo arrivati terzultimi, ma il girone era meno competitivo e avevamo vinto meno partite rispetto a quest’anno. Poi, nel conto va messo che, nell’ultima stagione, a contribuire a una certa disparità di valori ci sono messe le squadre cadette di Verona, Viadana e Mogliano. Seconde squadre che, in certi momenti, hanno potuto usufruire di giocatori dalle formazioni di Eccellenza. Cosa che negli scontri diretti ha avuto un peso notevole. Una situazione che più volte abbiamo fatto presente alla federazione, e che rende la situazione demotivante. La nostra vittoria è l’aver fatto esordire in prima squadra dodici ragazzi delle giovanili» .
Il club intanto ha confermato anche per la prossima stagione lo staff tecnico con in testa Mario Pavin e Roberto Favaro, e in campo Nicola Pavin. Si ritirerà Riccardo Baldan per impegni di lavoro, mentre l’Under 16 Dewi Passarella entrerà nella Accademia di Treviso Under 18.
«Ci stiamo attrezzando per fare una Serie C/1 di alta classifica e per tornare in B» aggiunge il presidente Flavio Lupato, «vedremo cosa succederà in caso di ripescaggio a luglio, poi decideremo cosa fare. Per quanto riguarda invece la squadra che partecipa alla Serie A femminile posso dire che in questa fase stiamo lavorando un po’ al buio. Lo scorso anno la federazione ha parlato di possibile riforma del torneo, con una sorta di Super 8 tra le prime quattro dei due gironi, e tutte le altre in seconda lega. Il problema rischia di essere solo quello delle lunghe trasferte. Abbiamo invece la volontà di continuare a collaborare con il Mirano, sia nel tutoraggio che negli allenamenti comuni per far crescere i giovani. Quattro anni fa il Villorba era nella nostra stessa situazione, e ora è campione d’Italia. In questo caso abbiamo confermato già i tecnico Dimitri Zara e Alessio Ruffert. Ed è stata avviata la collaborazione con Gianfranco Beda, consulente esterno che avvierà una ristrutturazione societaria in ottica di crescita. Ora abbiamo oltre 300 tesserati solo come atleti, mentre tre anni fa erano 150» conclude Lupato, «se ci mettiamo volontari, dirigenti e staff tecnico si arriva a 400. –
Simone Bianchi
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