Precisione millimetrica, record del mondo per Pegoraro

NOVENTA
Su 51 bocciate tirate, 51 bersagli colpiti. È il nuovo record del mondo di tiro progressivo e a stabilirlo è stato un giocatore del Noventa Bocce. Si tratta di Stefano Pegoraro. Compirà 31 anni il prossimo 9 giugno ed è alla seconda stagione con il team noventano, che milita nel campionato di Serie A di bocce, specialità volo. Il record del mondo (51 su 51) è stato totalizzato in occasione dell’incontro di campionato tra la Noventa Bocce e i piemontesi de La Perosina.
A impreziosire il risultato di Pegoraro c’è un particolare. La settimana precedente al nuovo primato mondiale, infatti, aveva eguagliato il precedente record, totalizzando un già invidiabile 50 su 51 nel tiro progressivo a tre bersagli nella gara contro il Saluzzo. Sette giorni dopo, contro La Perosina, Perogaro ha superato se stesso, migliorando il primato mondiale eguagliato la gara precedente. Non è cosa da tutti.
«Il record è avvenuto giocando una bella partita da parte di tutta la squadra. Di certo è stato un risultato inaspettato», commenta Stefano Pegoraro, «sapendo di aver eguagliato il record del mondo la settimana precedente, non mi aspettavo di stabilire il nuovo primato subito, appena la settimana dopo. Ma la soddisfazione più bella è aver battuto il giocatore più forte in assoluto del campionato, Leo Brnic de La Perosina».
Per riuscire a ripetersi in due gare di fila su livelli da primato mondiale, Pegoraro sta attraversando un momento di forma eccezionale. Merito del lavoro svolto in allenamento agli ordini del tecnico noventano Paolo De Toffol.
«Questo primato è sicuramente il risultato di tutto il lavoro svolto ogni giorno. L’allenatore», prosegue Pegoraro, «mi ha sempre dato un grandissimo aiuto, in allenamento con gli esercizi da fare e come supporto. Grazie a lui, ho imparato a scendere in campo più convinto e sicuro di me stesso».
Stefano Pegoraro si è avvicinato alle bocce all’età di 14 anni. Da due campionati è a Noventa. «Ho trovato una squadra bellissima e un gruppo compatto, stare insieme ai compagni è proprio bello. Sono come una famiglia, vivere dentro a questo gruppo ti dà una forza incredibile», spiega il neo primatista mondiale. Ma quali sono i segreti per fare il primato del mondo in una specialità così complessa come il tiro progressivo?
«Intanto bisogna avere un’elevata preparazione fisica, perché senza è impossibile reggere il ritmo per 5 minuti correndo forte come si fa a certi livelli», conclude Pegoraro, «bisogna dunque essere preparati, ma per farlo ci vuole pure tanta passione. Poi il bersaglio si sposta in continuazione, per cui è necessario mantenere anche una notevole concentrazione. E infine ci vuole una buona dose di fortuna, sennò è impossibile arrivare a quel livello. Diciamo che per fare un record e raggiungere certi numeri, è necessario imbeccare il momento perfetto». E Stefano Pegoraro c’è riuscito due volte in una settimana. Chapeau. —
GIOVANNI MONFORTE
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