Pedrelli, nuova chance a Venezia

Vinto d'un soffio alle buste con il Bologna contenderà un posto sulla fascia a Grighini
MESTRE. Il difensore che non aspetti, «vinto» solo alle buste delle compartecipazioni. Ritorno al passato per Ivan Pedrelli, ventunenne bolognese, che il Venezia ha strappato per una manciata di euro al club rossoblu. Ritorno al passato perché Ivan Pedrelli ha già vissuto un mese e mezzo nel gruppo arancioneroverde. Lo scorso anno il Venezia lo prese in prestito dal Bologna come vice Taccucci, effettuò tutto il ritiro di Cles, andando anche a segno contro l'Alto-Adige. Poi, a fine agosto, perdurando la costante della panchina, venne dirottato al Verona in serie B dove segnò un eurogol al debutto contro il Lecce.


Strano il calcio. Riserva fissa in C/1, titolare in serie B: qualche meccanismo non quadra. Ripreso il possesso del cartellino, il Venezia ha deciso di puntare su Pedrelli, lasciando partire Marco Taccucci. «Non mi aspettavo di ritornare al Venezia» ha ammesso candidamente il giocatore cresciuto nel settore giovanile del Bologna. Città dove è nato l'8 aprile 1986 e dove risiede, con 20 presenze e un gol al Verona nella passata stagione. «Il Bologna mi aveva assicurato che sarei rimasto in rossoblu, non so cosa sia accaduto nei giorni delle compartecipazioni, e nemmeno mi interessa saperlo, a questo punto - sottolinea Pedrelli - Sono al Venezia, va benissimo così». Pedrelli è stato l'ultimo dei giocatori della rosa di Corradini a staccare la spina. «Sono partito per le Maldive il 26 giugno, ma il giorno prima eravamo ancora in campo all'indomani della retrocessione in C/1. In pratica mi sono riposato tre settimane.


Mi sarebbe servito più tempo, considerando lo stress delle ultime gare». Vissute comunque dalla tribuna. «Quando sono arrivato a Verona, il mister Ficcadenti mi ha subito accordato la massima fiducia, e mi sono sentito valorizzato. A gennaio mi sono fatto male. Mi è “saltato” il menisco del ginocchio sinistro in allenamento in modo anche banale. Ho provato ad allenarmi per qualche giorno, ma poi sono stato costretto a operarmi. Sono rientrato con Genoa e Arezzo, illudendomi di essermi lasciato alle spalle il peggio - ricorda - E invece mi sono dovuto fermare nuovamente, perdendo la parte finale della stagione. La retrocessione ? Immeritata, ma quando ottieni 17 punti nel girone d'andata non puoi andare lontano. Con Ventura abbiamo sognato. Avevamo costruito un miracolo. Le ultime gare ci hanno penalizzato. Non ci aspettavamo che lo Spezia battesse la Juventus all'Olimpico all'ultima giornata, e poi al ritorno della gara dei playout Santoni, il portiere ligure, ha fatto miracoli».


Sulla fascia difensiva destra Ivan Pedrelli dovrà duellare con Ruben Grighini. «Vengo a Venezia per giocare, ma so che dovrò conquistarmi il posto - aggiunge Pedrelli - Partiamo alla pari con un allenatore nuovo. Vediamo alla fine chi meriterà di scendere in campo. Il Venezia ha allestito una gran bella squadra, e si punta alla serie B. Sarà un campionato bellissimo, intrigante e impegnativo, ma abbiamo le carte in regola per puntare al salto di categoria». In questi giorni il Venezia ha completato anche lo staff medico-sanitario, visto che si doveva sopperire alle partenze dei due massaggiatori, Gigi Zanusso (motivi di studio) e Maurizio Lobiundo (accasatosi alla Sampdoria in serie A). I due volti nuovi saranno i padovani Davide Bettìo di Brugine, ex giocatore del Cittadella, lo scorso anno in Promozione, e Diego Ruzzante di Piazzola sul Brenta, iscritti alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Padova dove stanno per conseguire la laurea triennale di Fisioterapia.

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