Parapiglia tra dirigenti e tifosi La spiegazione di Francesco Mio: «Tutta colpa dei giornali locali»

Contestazione in tribuna e cori contro Specchia, il patron sbotta: «Portogruaresi tranquilli, ma vengono fomentati dalla stampa»
USCITA DI SCENA. Francesco Mio non vuole più occuparsi del Porto. A destra Lunati in azione ieri
USCITA DI SCENA. Francesco Mio non vuole più occuparsi del Porto. A destra Lunati in azione ieri
 
PORTOGRUARO.
Ci sarebbe piaciuto partire dalla consegna della maglia del capitano Marco Cunico a Lorenzo Buffon prima del fischio d'inizio e invece ci tocca partire dalla fine. Un gruppo di sostenitori granata si accalca intorno all'uscita dalla gabbia del sotto tribuna e contesta duramente la dirigenza. Anche durante la partita non erano mancati alcuni cori di protesta rivolti al direttore Specchia. Volano insulti e parole grosse, tensione alle stelle e si rischia il contatto fisico.
 I carabinieri arrivano in tempo a dividere il gruppo dei dirigenti portogruaresi dai supporters accaldati. Sono parecchi i curiosi che si affollano nei dintorni per vedere come va a finire.  Una ventina di minuti dopo il parapiglia, quando le acque si sono un po' calmate, il dirigente granata (già presidente) Francesco Mio entra in sala stampa e dichiara: «Quanto accaduto oggi con la contestazione nei confronti della nostra famiglia è colpa dei giornalisti locali della Nuova Venezia e del Gazzettino. I portogruaresi, gente tranquilla e laboriosa, sono stati fomentati dagli articoli dei quotidiani locali, che già dall'anno scorso hanno preso di mira il Portogruaro e la sua dirigenza».  Francesco Mio continua, argomentando il suo pensiero con indicazioni precise: «Mi riferisco in modo particolare all'articolo della
Nuova Venezia
apparso oggi (ieri per chi legge, ndr). Tutto questo non è più tollerabile: la stampa locale rema contro la società e la squadra». Poi l'annuncio: «La famiglia Mio non c'entra più nulla col Calcio Portogruaro Summaga. Non so dire se la società è in vendita oppure no, so soltanto che noi non avremo più nulla a che fare con la squadra. Da questo momento io non mi occuperò più del Portogruaro». Francesco Mio chiude ribadendo il concetto, giusto per non essere frianteso: «Tutto questo è stato causato da una campagna di stampa dei quotidiani locali avversa al Portogruaro».  Insomma, dopo una stagione in B, un inizio di campionato più brutto non si poteva registrare a Portogruaro. Cala un gelo mai visto primo da queste parti: la stampa è sotto tiro e paga per tutti. Nelle bizzarrie di ieri da registrare anche l'arrivo a fine partita di alcuni ultras del Pergocrema, rimasti fuori dallo stadio perché sprovvisti di tessera del tifoso. Erano parzialmente visibili dalla cancellata d'ingresso della gradinata di via Stadio. A fine gara i giocatori del Pergocrema si sono rivolti con un applauso al gruppo di esclusi.

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