Palermo vince e allunga in vetta Cittadella fermato da due pali

La capolista soffre e alla fine riesce a portare a casa tre punti preziosi I padroni di casa giocano ma sbagliano troppo in attacco e vengono puniti
PRANDI - FOTOPIRAN - CITTADELLA - CITTADELLA PALERMO GOL 0-1 FALETTI
PRANDI - FOTOPIRAN - CITTADELLA - CITTADELLA PALERMO GOL 0-1 FALETTI

CITTADELLA. Doveva essere il trittico della verità, fra Perugia e Palermo in casa e la trasferta post natalizia di Verona, per capire cioè dove si sarebbe collocato, nella scaletta delle squadre di vertice, il Cittadella. Alla fine è diventato il trittico della rabbia e della delusione, visto il magro bottino che i granata hanno raccolto in 270’: un punto sui nove a disposizione, frutto del 2-2 con gli umbri. Le due sconfitte di fila seguite a quel pareggio ridimensionano i Venturato boys solo a livello di classifica, perché le prestazioni non sono mai mancate, come impegno, generosità, qualità della manovra e, soprattutto, occasioni create.

Stellone, l’allenatore della capolista, è stato onesto nel dopo-gara: il Citta è stato l’avversario che l’ha messo maggiormente in difficoltà nel girone d’andata. Un riconoscimento dovuto alla prova, indiscutibilmente valida sul piano del gioco e del temperamento, dei giocatori di Venturato, a cui è mancato solo di far centro. Poi, un errore del giocatore più rappresentativo, Manuel Iori, capitano e leader della squadra, è costato carissimo, dando il “la” alla ripartenza di Trajkovski, che ha fornito a Falletti l’assist trasformato nella moneta sonante della rete decisiva. Nel primo tempo, a fare la partita, e dunque a creare più volte le condizioni per il possibile vantaggio, è stato l’undici di casa. Con i ritorni di Drudi e Benedetti in difesa, di Iori e Settembrini a centrocampo, con Siega trequartista al posto dello squalificato Schenetti e con Finotto accanto a Panico, essendo Strizzolo infortunato, l’allenatore granata ha opposto alla prima della classe una formazione valida e combattiva, che è partita bene e ha messo alle strette i rosanero con il suo solito ritmo elevato. Almeno tre le palle-gol capitate sui piedi di Panico, con due girate di destro alte di poco (24’e 33’) e una deviazione in area piccola, su cross di Benedetti, sulla quale Pomini è stato bravissimo a respingere con le gambe (35’); due quelle di Finotto che ha sbagliato con la gamba sul primo palo (12’) e di testa, fuori di un soffio (30’). Il Palermo, pur compatto e concentrato su ogni pallone, si è difeso con qualche affanno e ha tentato di ripartire. Due sole opportunità pericolose si è costruito, una con Chochev, sul quale è risultato provvidenziale il contrasto di Ghiringhelli (30’), l’altra con Trajkovski, che su cross di Salvi ha calciato al volo e poi, sulla ribattuta del portiere, ha centrato il palo esterno (44’).

In avvio di ripresa il Citta si è trovato contro anche la sfortuna, sotto forma di legni della porta avversaria. Due colpiti in meno di un minuto e mezzo, prima con Panico (dopo 22 secondi), in girata, e poi con Adorni (dopo 1’18”) di testa. Dai gol mancati a quello preso è stato un tutt’uno e al 6’, sull’azione già ricordata, Trajkovski ha messo Falletti nella condizione di non sbagliare. Il massimo risultato con il minimo sforzo, per la decima vittoria del Palermo (di cui ben cinque in trasferta). —

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia