«Obiettivi di mercato raggiunti»

Parla il presidente della società arancioneroverde, il 17 luglio la presentazione dei giocatori all'Ecò di Tessera. Arrigo Poletti: «Avevo detto niente rivoluzioni, così è stato»
MESTRE. Domenica sulle sponde del lago, tra costicine e baciole fumanti. Tutto in famiglia, al sole di Levico Terme, centro della Valsugana a un quarto d'ora d'auto da Trento. Arrigo Poletti è sereno, a meno di dieci giorni dalla partenza della squadra per il ritiro di Cavelese.

La Val di Fiemme si sta preparando per accogliere Corradini e i suoi giocatori, il gemellaggio tra Venezia e Cavalese tiene banco, la silhouette di una forcola campeggia in via Mendini, la strada che porta al Parco della Pieve: sabato 21 luglio Arrigo e Ugo Poletti faranno gli onori di casa, presentando la squadra ai turisti, al cospetto del sindaco fiemmese Walter Cappelletto. Il Venezia, in precedenza, sarà presentato agli organi di informazione, alle istituzioni e ai tifosi a Mestre, prima della partenza per la Val di Fiemme, martedì 17 luglio all'Eco di Tessera, il nuovo locale alla moda realizzato nell'area dei Vivai Benetazzo SpazioVerde, proprio di fronte agli uffici dell'Aeroterminal, il quartiere generale dei fratelli Poletti.


«Sono molto contento delle operazioni di mercato - ha spiegato il presidente arancioneroverde - l'organico è quasi ultimato, servono solo degli aggiustamenti che effettueremo prima di partire per il ritiro di Cavalese. Avevamo degli obiettivi precisi e li abbiamo raggiunti, Corradini ci ha fornito ulteriori indicazioni, e ci siamo mossi con tempismo».

Veronese ha fatto «soffrire» un po'. «Va capito, quando si hanno offerte di categoria superiore, si tentenna un po', ma alla fine ha optato per il Venezia. Lo volevamo già a gennaio». Rimarrà in organico Dario Teso. «Io credo in questo giocatore, ha qualità non indifferenti. Se fosse dipeso dal sottoscritto, non sarebbe andato a Bassano a gennaio». E forse il Venezia non avrebbe perso a Monza quando Di Costanzo fu costretto a impiegare Stefano Bono come difensore centrale. «La squadra sta venendo su bene, avevamo sempre detto che non ci sarebbero state rivoluzioni, e così sarà. Sono felice di avere strappato Pedrelli al Bologna alle buste, è un altro giovane molto interessante, potrebbe essere una delle sorprese della prossima stagione, e non è un caso se qualche club di serie B continua a chiedercelo. Manca l'accordo economico, essendo stato in vacanza, ma troveremo una soluzione che vada bene a tutti». Poletti sgombra i dubbi su Teoldi.


«Noi ci siamo accordati con lui, per me è un giocatore del Venezia, altro che AlbinoLeffe...». Il colpaccio arriva dall'ingaggio di Oscar Brevi. «L'età non conta, è un gladiatore, integro fisicamente e con la mente sgombra, sempre votato a vincere. Un giocatore del genere ci serviva in difesa, perché il prossimo sarà un campionato durissimo». Il Venezia non ha abbandonato nemmeno la pista che porta a Ezio Pietro Brevi, il fratello di Oscar, due anni più giovane. «E' inutile negare che lo stiamo seguendo con molto interesse - ammette Arrigo Poletti - è un'idea suggestiva quella di unire per la prima volta i due fratelli dopo tanti anni di carriera. Stiamo valutando bene la situazione». Anche perché l'eventuale arrivo di Ezio Brevi comporterebbe un «sacrificio» eccellente.


«Il Venezia sta ricevendo offerte per Stefano Bono, anche se è un giocatore che terremmo a vita. In due stagioni credo che abbia saltato 2-3 partite, è uno dei punti fermi della squadra. Non c'è niente di definito, al momento il centrocampo è a posto». Veronese, Gennari, Moro e Poggi: l'attacco è completo? «Direi di no, ci serve un giocatore con le caratteristiche di... Ibekwe, da contropiede». Un ritorno di fiamma per il nigeriano? «Tutti stimiamo Francis, ma non siamo disponibili a trattare davanti a certe cifre. Diciamo che arriverà un giocatore con le sue qualità». Il Venezia, prima, dovrà trovare una collocazione a Zerbini e a Momentè, sotto contratto.
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