Numa: «Che emozione ritornare in questo club»

MESTRE. Dopo venticinque anni Mauro Numa è tornato ieri a calcare le pedane del Circolo Scherma Mestre. Non da fiorettista campione di tutto, dalle Olimpiadi alle Coppe del Mondo, ma da maestro. Un accordo raggiunto nel corso dell’estate che volge al termine, e celebrato ieri con la presentazione ufficiale nella sala di via Olimpia, fucina di talenti immensi che hanno dominato la scherma per tre decenni, e che ora sta tornando grande grazie proprio al suo staff magistrale.
«È un bentornato speciale quello che riserviamo a Mauro Numa» ha detto il presidente del Csm, Alberto Antonello, «qui lavoriamo per far crescere i giovani, affiancando loro tecnici professionisti, e non è facile garantirseli oggigiorno». «Spesso avevo parlato con Numa della possibilità di rientrare da noi» ha aggiunto Matteo Zennaro, responsabile del settore tecnico del Csm «e con gioia lo accogliamo per quello che potrà dare a tutto il nostro ambiente. Il Csm conta su sei tecnici e 120 atleti tra fioretto e spada, dai corsi serali per i master ai ragazzi e alle ragazze nel giro delle nazionali. In cinque anni abbiamo raddoppiato i numeri, e ora Mauro si inserisce alla perfezione nel nostro progetto».
Ed ecco che proprio il mestrino Mauro Numa, in questo nuovo inizio ha già respirato aria di casa laddove è cresciuto ed è diventato un numero uno al mondo.
«Mestre è ancora un polo della scherma italiana, lo dicono i numeri e i risultati ottenuti in questi ultimi anni» ha sottolineato l’olimpionico di Los Angeles 1984, «spero che la mia presenza sia di stimolo per i bambini e non solo. Avevo lasciato l’agonismo dopo le Olimpiadi di Barcellona 1992, ho poi fatto il dirigente federale e sono diventato maestro, mi emoziona tornare in un luogo dove ci sono ancora alle pareti i ritagli dei giornali di quando vincevo e le foto di un periodo meraviglioso. Dopo 25 anni ritrovo la stessa atmosfera, e ho chiesto di poter avere lo stesso armadietto dell’epoca». Un armadietto speciale, in cui dal 1992 al 1995 la sua borsa da scherma rimase comunque dentro, seppur saccheggiata di cimeli dai più giovani. Ma anche questo testimonia la storia del Csm e di chi l’ha fatta, come Mauro Numa. «Questa sala è stata la casa di Numa per tanti anni, un atleta carismatico che può essere preso quale esempio», ha concluso Riccardo Sinigalia, segretario generale del circolo mestrino, «il suo ritorno è per noi un altro momento storico».
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