Noale, servono lavori allo stadio

Calcio Serie D. La Calvi neopromossa rischia di giocare altrove le prime partite. Del Bianco fiducioso

MESTRE. C’è un problema stadio che frena l’entusiasmo della Calvi Noale dopo la sbornia di risultati storici e festeggiamenti che ne sono seguiti. Ora è il momento di programmare la prossima stagione di serie D, un campionato che la cittadina dei Tempesta non ha mai conosciuto e che bisogna affrontare con serenità e professionalità.

«Come mi sono sempre definito, io rimango un imprenditore con la passione per il calcio, ma nella società sportiva metto le stesse coerenza e metodo che uso per la mia azienda» commenta Marco Del Bianco, che subito dopo la finale di Mogliano nella quale i suoi ragazzi hanno conquistato il titolo regionale di Eccellenza, era già al lavoro per organizzare il prossimo campionato nazionale. «Intanto anche per la serie D è necessario attorniarsi di uno staff competente e preparato che sappia gestire questa nuova esperienza. Ma fondamentale è fare un passo per volta, senza esagerare, perché solo programmando si riescono a ottenere i risultati che adesso stiamo raccogliendo. Così anche per il prossimo futuro e per la questione stadio, è necessario che con il Comune di Noale riusciamo ad ottenere una concessione di almeno sette anni per poter pensare alla sua gestione».

Proprio sullo stadio in queste ultime settimane si stanno concentrando le attenzioni di tutti, tifosi e addetti ai lavori, con il terreno di gioco comunale di via dei Tigli che ha bisogno di lavori per affrontare questa nuova categoria.

«Sono necessari degli adeguamenti anche perché un campionato nazionale richiede delle autorizzazioni diverse da quello regionale. Da parte dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Patrizia Andreotti c’è la piena volontà di adeguare lo stadio per permettere alla Calvi di rimanere a Noale. Ma visti i tempi tecnici dei lavori pubblici, la strada che potrebbe essere intrapresa è quella che gli adeguamenti al terreno principale verranno sostenuti dalla società sportiva, mentre l’altro progetto del sintetico nel campo di gioco sussidiario sarà tutto a carico del Comune».

E quali i lavori da sostenere? «La predisposizione di un altro ingresso e di una area per accogliere i tifosi ospiti, con relativa biglietteria e l’incremento dei posti nelle panchine e il loro arretramento per allontanarle dal campo di gioco. Una spesa che potremmo anche affrontare, l’unica incognita i tempi tecnici per l’inizio dei lavori, legati alle autorizzazioni amministrative».

E nel frattempo? «Potremmo iniziare il campionato in un'altra località. Per questo stiamo valutando varie opzioni. Da Castelfranco a Mirano, da Mogliano a Scorzé».

Alessandro Torre

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