Milica Micovic dice sì alla maglia azzurra

Basket A femminile. La giocatrice serba dell’Umana convocata da Crespi per le Euro qualificazioni
Agenzia Candussi, Taliercio, Umana Reyer Vs Yakin Dogu Universitesi. nella foto Micovic
Agenzia Candussi, Taliercio, Umana Reyer Vs Yakin Dogu Universitesi. nella foto Micovic

MESTRE . Primo giorno in azzurro per Milica Micovic, l’ala-guardia dell’Umana Venezia chiamata dal commissario tecnico Marco Crespi per sostituire la compagna di squadra Valeria De Pretto, che si è infortunata allo zigomo contro Kosice. Micovic è la novità più grande del raduno azzurro di Broni, in vista delle due partite contro Svezia e Macedonia, valide per le qualificazioni a EuroWomen 2019. Serba di nascita, a Mladovac, a due passi da Belgrado, Micovic ha anche il passaporto italiano, e ha iniziato in Serie A a Parma, insieme alla sorella maggiore Marija. Un anno fa toccò ad Ariel Filloy conquistarsi la maglia azzurra giocando con la Reyer, adesso tocca a Milica Micovic. «Quando è venuto a Mestre per il primo collegiale con le giocatrici dell’Umana in Nazionale» racconta Milica Micovic, seconda stagione a Venezia, «Marco Crespi mi ha chiesto di allenarmi con loro, chiedendo informazioni sul mio status. Non avendo mai disputato gare ufficiali con la nazionale della Serbia, nemmeno con le giovanili, sono stati effettuati tutti gli accertamenti sulla possibilità che potessi indossare la maglia dell’Italia. Il via libera è arrivato solo venerdì sera. Sapevo che esisteva questa ipotesi, la chiamata è arrivata in extremis». Un'ipotesi che è diventata realtà anche per l’infortunio di Valeria De Pretto, costretta ai box in questa tornata azzurra. Milica Micovic sta giocando ininterrottamente in Italia dal 2003 con Valtarese, Parma, Carugate, Bologna, Viterbo, Napoli, Pozzuoli, Ragusa, Cus Cagliari e Venezia. «Sarà un’avventura bella e stimolante, trovo giocatrici che conosco da anni, tanti di queste sono state mie compagne di squadra o avversarie. È un’esperienza nuova, io sono innamorata della pallacanestro, mi piace stare in campo». La famiglia Micovic è in Italia dal 1995, quando arrivò a Bolzano, e Milica aveva soltanto 11 anni.

Sono diciassette le giocatrici in raduno a Broni, compresa la granata Caterina Dotto, prima volta in Nazionale A con la gemella Francesca. Dodici voleranno venerdì da Milano-Malpensa per Copenaghen e poi per Goteborg, sabato la sfida alla Svezia a Boras. «Far parte del gruppo azzurro è già importante, poi vedremo se riuscirò a convincere il coach». La seconda partita si giocherà invece mercoledì al PalaRavizza di Pavia contro la Macedonia. (m.c.)

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