Mestre, il bomber Kabine se ne va
Calcio Serie C. «Scelta non facile ma torno al Campodarsego. Resterò sempre un tifoso arancionero»

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MESTRE. C’è chi resta e rinnova e ora si gode le meritate vacanze (Sottovia e Beccaro), ma in casa Mestre c’è anche chi saluta e cambia aria. se ne va uno degli eroi del miracolo arancionero: Mehdi Kabine, centravanti marocchino nato a Casablanca ma cresciuto ad Udine, torna alla base, nel senso che ha deciso di fare ritorno nella usa vecchia ex squadra, il Campodarsego. Un cavallo di ritorno anche se lo cercavano in tanti. Dalla Triestina all’ArzignanoChiampo, ma le ambizioni dei biancorossi lo hanno convinto a tornare nell’Alta Padovana. Kabine, che compirà 33 anni proprio questa domenica, con il Mestre, ha dominato lo scorso campionato di Serie D. Tra l’altro, provenendo proprio dal Campodarsego, che aveva trascinato ad un passo dalla Lega Pro con un girone di ritorno impreziosito da 9 gol in 20 partite. Stavolta, però, non giungerà a stagione in corso, ma partirà dal ritiro estivo con qualche responsabilità in più sulle spalle.
«È stata una scelta meditata e non facile, ma sono contento così. A Campodarsego avevo lasciato un’opera a metà e sono qui per concluderla. Sicuramente l’obiettivo è importante, ma dev’essere costruito giorno per giorno, senza che diventi un assillo. Io voglio provare a vincere di nuovo il campionato, dobbiamo costruirlo domenica dopo domenica. In questo senso l’esperienza di Mestre per me è stata importantissima».
Per il direttore generale del Campodarsego, Attilio Gementi, «Mehdi è come se non fosse mai andato via. Durante l’anno ci siamo sentiti spesso, siamo rimasti in contatto a prescindere dalla scelta che lui ha fatto l’anno scorso. Il nostro rispetto per l’uomo e per il calciatore è rimasto immutato, e lui è stato il primo attaccante che abbiamo cercato in questa sessione di mercato».
«Stavolta comincio dall’inizio, ed è ancora più bello» roprende Kabine, «sono davvero felice di essere tornato qui. Riparto dai nove gol di due stagioni fa. Amo le responsabilità e sono tornato per riprovarci. Conosco mister Fonti dal San Polo di Piave e ho sentito anche Igor Radrezza e Grasjan Aliù. Se due anni fa abbiamo fatto quella stagione magnifica è anche grazie a loro, ho conservato un bellissimo rapporto e sono contento di ritrovarli. Con il Mestre mi sono lasciato alla grande e con affetto. Loro volevano riconfermarmi ed è stata una scelta mia per cercare di rimanere sempre al vertice ma ai miei ex compagni auguro di salire già in Serie B da quest’anno. Di certo questa stagione resterà sempre nel mio cuore, la considero veramente unica e indimenticabile e ringrazio tutti i tifosi che mi hanno augurato l’in bocca al lupo e cercherò di abbracciarli tutti e quando potrò verrò anche a vedere il Mestre».
Gian Nicola Pittalis
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