Mestre, apre il negozio della signora De Nicolao «La naturopatia fa bene»

Carolina Crosti, sposata al playmaker dal 2017, inaugura il suo “Atelier del Sorriso”. «Andrea batte lo stress con i fiori australiani» 
Michele Contessa

Michele Contessa / MESTRE

Uniti dalla pallacanestro, uniti nella vita, uno spalla dell’altra con due bimbe, Amélie (3 anni) e Sophie (9 mesi), ad aumentare numericamente la famiglia: Andrea De Nicolao e Carolina Crosti si sono sposati nel 2017, poco dopo aver firmato per Venezia: se il play della Reyer ha coronato il sogno di vincere scudetto e coppe, la moglie ha coronato il sogno di aprire un negozio, l’Atelier del Sorriso, al civico numero 1 di piazza Carpenedo. Un lungo percorso di avvicinamento iniziato con la laurea.

«Nasco come igienista dentale», ha raccontato Carolina Crosti, con il play della Reyer a osservarla orgoglioso, «essendomi laureata con una triennale nel 2009 all’Università dell'Insubria di Varese. Mi sono sempre più appassionata al mio lavoro, ma vedevo che il mio limite era non riuscire a supportare i pazienti a 360°. Allora ho deciso, parlandone con Andrea, di intraprendere un percorso iscrivendomi al corso di Naturopatia, durato 3 anni all’istituto Botticelli di Mestre, e contemporaneamente ho seguito un corso come consulente olistico in educazione alimentare e alimentazione energetica e un Master in Nutrizione sportiva. Non mi occupo di grammature, ma do consigli alimentari personalizzati, a seconda dello stile di vita della persona, del suo lavoro e delle sue emozioni».

L'ultimo passo è stato l'apertura dell'Atelier del Sorriso, dove Carolina Crosti si occupa di naturopatia, igiene dentale, prevenzione ed erboristeria.

«In francese atelier significa proprio laboratorio, perché il mio obiettivo è vedere il sorriso delle persone. Un nome ricercato, come il logo: sarei io che disegno un sorriso su una tela».

Andrea De Nicolao ha avuto un ruolo attivo: «Mi aiuta a livello psicologico, oltre che pratico con le bimbe, lui è il motore della nostra famiglia». Un rapporto iniziato nel biennio lombardo di De Nicolao. «Ci siamo conosciuti a Varese», ha ricordato il play della Reyer, «Carolina era amica del nostro fisioterapista, quella è stata la connessione, anche se lei frequentava il palazzetto. Come ci organizziamo? Ci facciamo il nostro programma in base agli impegni di tutti e due, inoltre abbiamo il supporto fondamentale della mamma di Carolina, Paola, che si è trasferita qui». Una scelta meticolosa anche del luogo. «Cercavo una zona a Mestre che rispecchiasse la filosofia di quanto propongo», ha spiegato Carolina, che continua a tenere un corso all'Università dell'Insubria, «mi sono appassionata a questa piazza, è molto verde, si respira una grande energia, vedo tanti bambini. Quando non sono presente in negozio, ho quattro collaboratrici che si alternano in base alla propria specializzazione. Sono stata accolta benissimo dalle persone, ho fatto amicizia con tutti e ho già avuto un’ottima risposta. Poi il numero 1 del civico mi ispirava, anche perché il mio intento è crearne altri di Atelier del Sorriso e questo è il numero 1, il primo».

Qualche segreto per tirar su DeNik dopo una sconfitta?

«Non posso svelarli tutti, ma utilizzo molto i fiori australiani. Devo dire che hanno contibuito a far vincere il campionato due anni fa, ma anche la Coppa Italia. Sono utili a gestire lo stress e le emozioni». —

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