Mestre, addio Coppa Italia: la beffa arriva ai rigori

Bassano. La Coppa prende la strada delle terme veronesi. Non una bella partita come spesso accade per le finali, ma giocata a viso aperto tra due squadre che si equivalgono e che solo i rigori hanno deciso chi premiare. Tutto si decide nei supplementari. Il Mestre ha creato un paio di occasioni in più dell’avversario nei 90’ ma la solita distrazione è costata cara. Primi 15’ di studio in cui nessuna delle due squadre crea reali pericoli. Al 25’ Chin si impossessa di un bel pallone al limite e serve un filtrante per Zambon che parte un attimo in ritardo e permette a Fortunato di intervenire. 2’ dopo sono i veronesi a rendersi pericolosi con Guccione che semina il panico nella difesa arancionera cogliendo il palo in diagonale. Al 35’ altro brivido per i ragazzi di Zecchin. Palla recuperata da Brunazzi per Viviani che taglia il campo per Filiciotto che controlla e fa partire un diagonale su cui è bravo a mettere la mano Keber prima dell’intervento di Corteggiano. Negli ultimi 5’ il Caldiero cerca il vantaggio ma il Mestre controlla bene. Il secondo tempo si apre con Zecchin che sposta Corteggiano a centrocampo per dare più spazio alla manovra ma il Mestre sbaglia troppo nel fraseggio e lascia spazio ai veloci contropiedisti veronesi ben marcati comunque dai terzini arancioneri. Al 9’ Zambon difende bene un pallone arrivatogli su un tiro rimpallato di Corteggiano ma, stretto tra due difensori, tira alto. Zecchin gioca la carta Cacurio e l’entrata si sente quando al 28’ l’attaccante controlla bene un passaggio di Rivi e si gira in volata con la palla che sorvola di poco la traversa. Si va ai supplementari. Zecchin fa entrare Siega per un 3-4-3 puro. Il Mestre sposta il baricentro avanti e il solo Guccione tiene su l’attacco veronese mentre Zecchin si fa espellere per una parola di troppo al guardalinee su un corner che secondo il tecnico non c’era. La mossa funziona, Soave corre ai ripari inserendo difensori freschi e il Mestre sfiora il colpaccio al 13’ pts con un diagonale di Dell’Andrea fuori. Al 3’ sts il Mestre sfonda la difesa veronese. Discesa dalla sinistra di Siega, palla in mezzo per Cacurio che tira di prima e batte Fortunato. Sembra fatta ma il vizio di non gestire il vantaggio anche buttando palloni in tribuna costa caro. Cacurio perde palla, Odigwe serve Guccione che batte Keber. Restano i rigori. Si va a oltranza fino all’errore di Dal Dosso e per il Mestre c’è solo il rammarico. —
Gian Nicola Pittalis
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