Martina Fassina «Scusami Umana ma voglio i due punti»

MESTRE. «Non è la prima volta che torno al Taliercio da avversaria, mi era già capitato quando ho giocato a Como, però avverto sempre belle sensazioni quando sono a casa». Martina Fassina, 26 anni da compiere mercoledì prossimo, mestrina cresciuta nella Reyer, guiderà domani l’assalto del Cus Cagliari all’Umana, orfana di Mari Ruzickova. «Anche noi stiamo giocando da qualche partita senza il play Radocaj» spiega l’ala della Nazionale di Riccardo Ricchini, «e siamo consapevoli che ci giochiamo una fetta di playoff contro la Reyer».
Il Cus Cagliari condivide l’ottavo posto con San Martino di Lupari (10 punti) e le padovane saranno impegnate nello scontro diretto di Orvieto (8). «Peccato che non potrò fermarmi molto a casa, dormirò domenica sera e il giorno successivo farò ritorno a Cagliari con la squadra». Alcamo e Cagliari, la carriera di Martina Fassina è legata alle isole. «Sì, è vero, sono lontana da casa, ma si sta bene in Sardegna». Fassina era nel roster di Paolo Rossi nell’ultimo torneo di A/1 dell’Umana prima dell’autoretrocessione. «Con grande gioia ritrovo la squadra nel massimo campionato perché la Reyer merita un palcoscenico di primo livello. Due anni per ricostruire sono stati ben spesi, Venezia non ha problemi economici, è una società solida, ma ripartire dal basso le è servito per allestire un gruppo di giovani interessanti. Il ricordo dell’ultimo anno? Molto positivo. C’è stata l’esperienza in Europa e poi abbiamo centrato la finale di Coppa Italia. Ricordo un Taliercio ribollente di pubblico». Peccato che poi il trofeo sia andato alla Famila Schio dopo che l’Umana aveva tenuta saldamente la Coppa per molti minuti. «Questa è un’altra storia...» sorride Martina Fassina, «domani? Beh, proviamo a vincere, anche se al Taliercio in questa stagione sono passate solo Schio e Umbertide». (m.c.)
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