L’Europeo tutto in salita di Donadoni sfumato per un penalty con la Spagna

Non si può certo dire che fu fatto di tutto per mettere a suo agio il ct Roberto Donadoni, per il quale era già pesante dover raccogliere l’eredità di un ct campione del Mondo e tentare un bis...
29 Jun 2008 --- Iker Casillas 2008 --- Image by © PCN/Corbis
29 Jun 2008 --- Iker Casillas 2008 --- Image by © PCN/Corbis

Non si può certo dire che fu fatto di tutto per mettere a suo agio il ct Roberto Donadoni, per il quale era già pesante dover raccogliere l’eredità di un ct campione del Mondo e tentare un bis Mondiale-Europeo riuscito fino ad allora solo alla Francia nel 2000. Il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, non aveva molto in simpatia quel ct che non aveva scelto. Va detto, questo, per ricordare il clima in cui l’Italia del calcio si trovò ad affrontare un’avventura che – sia pur con qualche difficoltà iniziale – avrebbe comunque potuto regalare qualcosa di ben diverso da un’uscita di scena ai quarti.

Grazie a un rigore sbagliato in più dei rivali, l’Italia fu eliminata dalla Spagna che poi vinse il primo di un trittico di meravigliosi trofei (Europeo 2008, Mondiale 2010 ed Europeo 2012).

La Federcalcio – un po’ per scarso riguardo verso un ct che non amava, un po’ per reale dilettantismo – organizzò il ritiro in Austria con le partite della prima fase che si svolgevano tutte in Svizzera. E arrivò fino all’immediata vigilia dell’Europeo tenendo in piedi l’incertezza sul futuro del ct. In realtà, Abete aveva già pronto l’accordo con Marcello Lippi. Solo che nessuno lo aveva mai detto a Donadoni, anche se era un segreto meno custodito di quello di Pulcinella. A complicare il quadro, il finto contratto portato a far firmare in tutta fretta a Donadoni a ridosso del debutto contro l’Olanda. Un contratto che non valeva niente, che di fatto era carta straccia tanto per gettare un po’ di fumo negli occhi.

Ecco, in un contesto simile sarebbe stato difficile muoversi per chiunque. In più c’era il girone di ferro da affrontare: Olanda, Romania e Francia. Già, i francesi: ancora loro. Quelli della finale-beffa di Euro 2000, quelli della finale-gioia del mondiale tedesco del 2006 e quelli del girone di qualificazione a questo europeo. Da quel girone, alla fine, gli azzurri riuscirono a cavare le gambe. Poi, certo, ci fu la Spagna e quel rigore sbagliato da Di Natale (dopo l’errore di De Rossi che aveva fatto pari con quello iniziale spagnolo) ma al termine di una sfida contro i futuri campioni durante la quale avevamo retto il confronto.

Nell’eBook troverete gustosi retroscena e potrete rivivere ogni attimo di quell’Europeo, compreso un clamoroso black-out tv che oscurò la fase decisiva di una delle due semifinali.

disponibile dal 24 maggio

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