«La serie B è un sogno da trasformare in realtà»

Stagione al via. La squadra di Corradini partirà oggi per iniziare il ritiro a Cavalese. Poggi: se vinceremo nell’anno del centenario, i nostri nomi entreranno nella storia
MESTRE. Infranto un sogno, se ne fa subito un altro. A poche settimane dall’amarezza della sconfitta di Pisa nei playoff, il Venezia si tuffa nella nuova stagione che inizierà ufficialmente questa mattina con la partenza per il ritiro di Cavalese. Un campionato che inizia sotto i migliori auspici per l’indubbia esperienza di alcuni innesti che la società ha fatto nei vari reparti, con un potenziale d’attacco che grazie a Marco Veronese dovrebbe poter garantire fieno in cascina.


Il campionato.
Quello che al momento non manca, sono le le incertezze legate alle squadre che i ragazzi di Corradini dovranno affrontare, e i cui nomi verranno svelati solo nei prossimi giorni. E’ infatti forte il rischio di un girone «Adriatico» con trasferte fino in Puglia su campi particolarmente ostici. Una eventualità che il Venezia preferirebbe per molti motivi evitare.


La festa.
Il nuovo Venezia si è presentato ai suoi tifosi ieri pomeriggio al «Cielo» di Tessera. Una prima in terraferma nella gestione Poletti, che lo stesso presidente ha voluto rimarcare come «modo attarverso il quale tutti i tifosi possano stare vicini alla loro squadra del cuore, visto che le partite si giocano abitualmente al Penzo».


L’abbraccio.
Almeno duecento tifosi si sono stretti attorno alla squadra nella sfilata sul palco della discoteca giardino. Dallo staff tecnico ai giocatori, fino alla dirigenza non sono mancati applausi e incitamenti. Manco a dirlo, il più acclamato è stato Paolo Poggi che, incisivo per abitudine, ha ribadito l’impegno per la prossima stagione. «Sognavo di poter essere parte di questo gruppo nell’anno del centenario. Una stagione speciale che dobbiamo onorare al meglio. Vincere e andare in serie B significherebbe per tutti noi entrare negli annali della società. Questo è il nostro obiettivo».


Il centenario.
Più volte il presidente Arrigo Poletti ha rimarcato l’importanza di questo traguardo. Un punto d’arrivo che si intende festeggiare nel migliore dei modi e senza lasciare nulla al caso. Una promozione sarebbe la naturale ciliegina sulla torta. «Se lo scorso anno l’obiettivo erano i playoff, e li abbiamo raggiunti, questa volta non potremo essere da meno. Ma non posso negare che la promozione sia un sogno che cullo in modo particolare. La squadra è forte, e mi auguro che i nuovi innesti ci portino a sopperire a quegli errori compiuti nello scorso campionato. Ma un pensiero va a tutti quei ragazzi che in questi due anni hanno riportato il Venezia dalla C/2 al terzo posto del giugno scorso».


Il mercato.
Che sia chiusa la campagna acquisti del Venezia è ancora presto per dirlo. Lo ha velatamente confermato il diesse Andrea Seno, augurandosi che «quanto fatto finora possa bastare, pronti tuttavia a correggere qualcosa in corsa se necessario». Il ringraziamento. Speciale quello di Massimo Melucci, rivolto a tutti quei tifosi che avevano applaudito la squadra al termine della partita persa a Pisa e che aveva escluso gli rancionerverdi dalla finale promozione.


Al lavoro.
La squadra partirà questa mattina per il ritiro di Cavalese - alle 9 dal Novotel - e in Val di Fiemme ci resterà fino al 10 agosto. Mercoledì prossimo la prima amichevole contro il Fiemme (Prima categoria trentina) l’amichevole di apertura. Dalle ceneri di due anni fa, è nato un Venezia pronto per la B.

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