La Reyer cala il poker d’assi
Con i nuovi arrivi è la favorita per la promozione in LegaDue

MESTRE. I quattro moschettieri di Dalmasson, uno accanto all’altro. Personaggi di primissimo livello, carriere da incorniciare, da Massimo Guerra ad Alberto Causin, da Massimo Farioli a Paolo Alberti. Quattro colpi che regalano già all’Umana Reyer l’etichetta di «regina» del mercato, in attesa di conoscere chi sarà il direttore d’orchestra, ovvero il play. Alla presenza del presidente, Luigi Brugnaro, e del vicepresidente, Giorgio Chinellato, i quattro nuovi acquisti sono stati presentati ufficialmente ieri mattina. Adesso, l’unica disputa sarà per la maglia numero 7, lasciata in eredità da capitan Guerrasio e ambita da Causin, Farioli e Alberti.
«Io mi sono tirato fuori - ha esordito Massimo Guerra - Anzi, non avrò nemmeno l’8 che ha caratterizzato tutta la mia carriera. Ho scelto il 20, da unire al mio cognome». Venti di Guerra, una promessa a tutti gli avversari. «Siamo orgogliosi che questi giocatori abbiano accettato di giocare per la Reyer - ha sottolineato il presidente Luigi Brugnaro - mi ha fatto piacere sentire un pò da tutti che sono stati attratti dal nostro progetto. Sono tutti primissime scelte. Il basket deve ritornare a occupare il posto di qualche anno fa, deve avere un maggior riscontro a livello nazionale». «Se penso che un tempo andavo a vedere Guerra da tifoso - ha spiegato Alberto Causin - e adesso potrò giocarci insieme, non mi sembra possibile». L’affiatamento è già iniziato sui campetti del parco Albanese, dove quasi ogni sera Guerra organizza partitelle tra... amici, come «Bobo» Prandin o Mattia Caroldi. Quest’ultimo è sempre in attesa di conoscere la scelta della Reyer, ma pronto ad accettare una delle richieste arrivate dalla LegaDue, qualora la dirigenza granata non decidesse rapidamente. «Se ci limitiamo ai nomi e al talento, difficilmente la Reyer potrà avere avversari - ha aggiunto Paolo Alberti, ex dell’Olimpia Milano - Nello sport, però, nomi e talento costituiscono solo una parte di una squadra. I risultati si costruiscono in allenamento e si ottengono in partita. Il gruppo è ottimo, ma non bisogna dare per scontato che l’Umana sia già in LegaDue».
Tre promozioni dalla B d’Eccellenza in tasca, Massimo «Faruk» Farioli è abbonato ai successi finali. «Il progetto della Reyer è ambizioso - ha ammesso l’ex ala-pivot di Soresina - Conosco bene la B/1, è un campionato complicato dove alla fine emerge la squadra più compatta». «Non c’è dubbio che si voglia portare in alto il nome della Reyer» aggiunge Massimo Guerra, «ognuno di noi è perfettamente consapevole che il marchio che porteremo in giro per l’Italia non è uno qualsiasi». Oltre al play (Caroldi, Rombaldoni, Meini in ballo), la Reyer dovrà completare il roster con un quarto lungo che sarà per regolamento un under. La squadra si ritroverà il 20 agosto a Mestre. Poi è prevista una settimana di lavoro a San Giuliano e al Taliercio, e quindi una decina di giorni in ritiro nella località montana di Cles, in Val di Non, come lo scorso anno.
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