La ginnasta Zennaro è la più brava
Corona alla 16enne della Spes Mestre. De Antonia (Coni): «Molte società in difficoltà»

Linda Zennaro con quasi tutti i precedenti vincitori del premio Atleta dell’anno sul palco del teatro Toniolo
MESTRE.
Vola il tempo, anche per i premi. Nove anni fa, l'Atleta dell'Anno, iniziava il suo cammino a Ca' Farsetti, ieri ha festeggiato il decennale al teatro Toniolo di Mestre, sede dell'edizione 2010 nel segno dell'alternanza avviata con il teatro Goldoni di Venezia nel 2005. Un'edizione da incorniciare, un premio fortemente voluto 9 anni fa dall'amministrazione comunale per dare un segno di riconoscenza agli atleti veneziani che hanno portato in alto il nome della città in giro per il Mondo.
Cambio.
Da Sandro Simionato ad Andrea Ferrazzi, all'assessorato allo Sport c'è stato il cambio, entrambi presenti sul palco, insieme a Renzo De Antonia, presidente provinciale del Coni, Raffaele Speranzon, assessore allo Sport della Provincia, e Giorgio Chinellato, presidente del Panathlon di Mestre. Due ore scarse, decine e decine di atleti e dirigenti sul palco del Toniolo, da Ester Bon a Silvia Zennaro, dall'arrampicata sportiva alla vela. Numeri ampi, eclatanti, segno della «bontà» dello sport veneziano, anche se arriva il monito preoccupato di Renzo De Antonia. «E' un giorno di festa, ma non possiamo non lanciare il grido d'allarme sul momento di difficoltà dello sport. Ci sono molte società in difficoltà, a rischio chiusura».
Premi.
La decima edizione dell'Atleta dell'Anno 2010 è in rosa: coppa e targa, ma anche l'assegno da 1500 euro offerto dal Casinò di Venezia, premiano i risultati di Linda Zennaro, diciassettenne a ottobre della Spes Mestre, che pratica la ginnastica aerobica, scelta «per la costanza di risultati di alto livello, in una disciplina, quale la ginnastica aerobica, che si affaccia con forza nel panorama internazionale». Sale un lungo applauso in sala quando Gianfranco Della Valle, l'anfitrione della serata, annuncia il premio al miglior giovane, che ricorda la figura di Gianluigi Levorato, e che quest'anno è andato ad Alessandro Boulos, splendido artefice dell'arrampicata sportiva con Venezia Verticale, che succede a Tobia Biondo e Atikur Rahman. Chiara la motivazione: «Per la straordinaria capacità di primeggiare in campo internazionale, oramai da anni, nonostante la sua giovane età».
Decennale.
Salgono sul palco i vincitori di tutte le passate edizioni (Vedrani, Dal Bon, Sarkhosh, Bozzetto, Epis, Nenzi, Dall'Acqua, Copetta), assenti solo Colombi e il quartetto della Canottieri Giudecca. New entry, voluta dall'assessore Ferrari, il premio Over 40, finito nelle mani del duo del judo Daniele Mainenti e Andrea Faccioli del Cus Venezia «per la grande longevità della passione sportiva accompagnata da risultati di altissimo livello», un premio che dovrebbe chiudere l'attività della coppia. Premio speciale per Giampaolo Montavoci, l'unico atleta ad essere salito sul palco dell'Atleta dell'Anno in tutte e dieci le edizioni.
Numeri.
Snocciolarli fa impressione: 168 premi individuali, di cui 68 donne, un dato quest'ultimo che costituisce il record assoluto della manifestazione, 75 società «convocate», 9 società che hanno festeggiato una promozione, tra cui spicca quella della Mestrina pallanuoto in serie A/1, 29 anniversari della fondazione. Duecento premi in totale, un dato che supera quello dell'anno scorso (188), il triplo dei 59 dell'edizione del 2001.
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