La Clodiense ritrova la vittoria

CHIOGGIA. Nel diluvio universale del "Ballarin", tra pioggia intensa e vento gelido, la Clodiense ritrova i tre punti con una vittoria di larga misura che è uno squillo forte ad Ambrosiana e Pozzonovo, che comunque vincono e tengono la testa della carreggiata. 4 a 1 all'ex Vittadello che ritorna in laguna da avversario ma nulla può contro lo strapotere dei granata lagunari. Partita vinta nella ripresa dai ragazzi di De Mozzi, grazie al vento in poppa ed al calo fisico del Cerea che invece si è ritrovato con la bufera in faccia che ne ha fiaccato ogni velleità. Si parte di fronte ad un centinaio di coraggiosi che hanno sfidato le intemperie per assistere alla partita. Abcha è al centro della difesa al fianco di Moretto, mentre sulla corsia di sinistra De Mozzi sceglie Brentan. Davanti Rivi a centro area, D'Incà e Cacurio larghi a supporto. Vittadello piazza invece il suo Cerea con il 4-4-2 puntando molto sulla fisicità di Omoregie, un armadio a due ante per l'attacco. Nel primo tempo è il Cerea ad avere il vento a favore, ma la Clodiense non sembra risentirne più di tanto. Il terreno è perfetto nonostante la pioggia anche se è logico che la palla è comunque viscida e bisogna prestare la massima attenzione. E' di Conti il primo squillo verso la porta avversaria (11') ma il suo tiro è sporcato da un difensore e termina in calcio d'angolo. Terreno pesante, vento e pioggia e palla scivolosa che al 29' rischia di rovinare la giornata del portiere Tebaldi che perde la sfera su un tiro dal limite ma è salvato da Abcha, che si immola e non consente ad Alessandro Boscaro di ribadire in gol. La legge del calcio mostra subito il suo conto un minuto dopo quando D'Incà si accentra e disegna una parabola a giro su cui Cicioni non può arrivare. Il maltempo si fa sentire sul portiere veronese che accusa una congestione e viene sostituito da Sgarbossa. L'errore è però ancora in agguato per Tebaldi che, su cross di Alessandro Boscaro, molla la presa e permette ad El Qorichy di pareggiare a porta vuota al 40'. Si va nella ripresa con la Clodiense che fatica a trovare una buona giocata davanti e allora serve un colpo di buona sorte per far svoltare la gara e così avviene al 13': tiro cross a mezza altezza di D'Incà dalla linea laterale, palla che attraversa tutta l'area e si infila in porta senza che nessuno intervenga. È il gol che sblocca la Clodiense che sfiora di nuovo la marcatura al 16' con Cacurio su punizione. Dentro Zambon e Pradolin, scelte azzeccate per mettere il sigillo alla gara. Al 31' Rivi lancia Zambon che salta anche il portiere che lo stende: è rigore ma non espulsione. Sul dischetto si porta Cacurio che calcia addosso a Sgarbossa, la palla ritorna all'attaccante che mette dentro a porta vuota. Il risultato è in ghiaccio ma manca ancora qualcosa che arriva al 46': Pradolin manovra al limite dell'area e poi fa partire un diagonale di destro imparabile che scrive il 4-1. Per l'ex Venezia è il gol più bello dopo due settimane difficili.
Daniele Zennaro
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