La Clodiense prova a stupire il Padova

CHIOGGIA. Chioggia e Padova incrociano le loro strade sulla via del campionato domani sera, in notturna (ore 20.30, arbitro Garofalo di Torre del Greco) quasi come una classica da calcio che conta. In realtà è solo Serie D, ma il fascino di una sfida, che conta anche per il campanile, non manca.
Chioggia infatti, anche se in provincia di Venezia, è praticamente lo sbocco a mare dei padovani che ogni estate affollano la spiaggia di Sottomarina. E allora, in tempi migliori, le gradinate dell’Euganeo avrebbero potuto essere bollenti con sani ed ironici sfottò da una parte e dall’altra. Già, in altri tempi, perché oggi il tifo organizzato, i vecchi Ultras Union Cs, non seguono la Clodiense, vista come una nuova realtà che non ha alcun legame con la storia del calcio chioggiotto. C’è stato qualche incontro tra il presidente Ivano Bielo e gli esponente del tifo organizzato, ma alla fine ognuno è rimasto sulle proprie posizioni e non è cambiato nulla. Biancoscudati Padova e Clodiense rischia dunque uno svuotamento di interessi da parte chioggiotta, il che rappresenta una sconfitta per tutti.
C’è però una partita nella quale i granata non vogliono fare la figura degli sparring partners. Il Padova cercherà la vittoria per ritornare da solo al comando della classifica, la Clodiense va a caccia del risultato di prestigio. L’ultima e unica apparizione all’Euganeo del Chioggia risale al 12 settembre del 2007. Gara valida per la Coppa Italia, con i biancoscudati che militavano in Lega Pro. Finì 4-1 per il Padova con doppietta di Baù e gol di Varricchio e Di Nardo. Per i granata fu Alfonso De Capua a salvare l’onore. Domani tra le file dei lagunari mancherà lo squalificato Davide Boscolo Gioachina, mentre anche Nando Mastroianni deve ancora recuperare dall’infortunio alla caviglia rimediato con la Triestina. C’è però grande voglia di giocarsela come conferma il capitano della Clodiense Davide Boscolo Berto. «È una partita particolare dove dovremo essere molto concentrati per tutti i 90’. Certo non siamo abituati a simili platee, ma giocare davanti a tanto pubblico può essere stimolante. Ci siamo allenati molto sulle palle alte ben sapendo che Ferretti è molto forte. Non dobbiamo avere paura, contando magari su una pressione che sarà tutta dalla parte padovana».
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