Jesolo fino alla fine La squadra “verde” batte Montebelluna

JESOLO. C’è tutta la panchina dello Jesolo in piedi ad applaudire il canestro di Francesco Bassetto (87-55). E non solo per i due punti messi a segno dall’ala di San Donà. Sul parquet negli ultimi 5’ ci sono due ’97 (Ambrosin e De Lazzari), due ’99 (Tuis e Fantin) e un ’98 (Bassetto).
D’accordo il più lo hanno fatto Delle Monache, Matteo Maestrello e le triple di Ambrosin e Zatta nel terzo quarto che hanno spazzato via la giovane resistenza del Montebelluna.
A 1’20” dalla terza sirena lo Jesolo è sopra persino di 40 (73-33). Ma i bimbi di coach Massimo Guerra hanno fatto capire che allenarsi con i “diversamente giovani” non significa solo essere costretti alla panchina, ma soprattutto avere voglia di imparare da loro. Tommaso Tuis («la timidezza la lascio volentieri a casa» ha detto a fine partita), segna i suoi primi punti in C Gold, 45-21 a 2’38” dal 20’ e il + 30 (80-55) a 2’33” della fine. Il neo diciannovenne Luca De Lazzari si conferma dominatore dell’area, prende 4 rimbalzi in 13’ giocati. Lo Jesolo è straripante con il 15-3 dopo 5’44”.
La lettura della partita data dai coaches Guerra e Fels è esemplare. Bloccare le giocate uno contro uno dei play Sacchet e Contessa forzando il tiro agli avversari con una 1-3-1 alta. Dentro il verniciato non c’è storia, Delle Monache con la sua lingua fuori in segno di sforzo è immenso, De Lazzari è un mostro e Ambrosin ha i tentacoli di una piovra. I litoranei sono una furia ad inizio ripresa, il break è di 26-5, per il + 40 a 1’20” dalla fine (73-33). Si dovrebbero sfogliare pagine e pagine di storia litoranea per risalire ad un margine così imponente e forse non lo si troverebbe ancora, basta chiedere allo storico tifoso Alberto Spinelli. La difesa concede poco o niente, Delle Monache applaude i suoi per aver costretto Montebelluna ai 24 secondi sul + 40. Un plauso a super Zatta e… alla sua maglia a maniche lunghe scaramantica messa sempre al rovescio, il 5/6 al tiro gli dà ragione.
Thomas Maschietto
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