Jesolo, Elisa Iorio vince il “Dragone”

JESOLO. Ancora l’Italia! E sempre a livello junior che non fa mai male se il progetto si chiama Road to Tokio 2020 e si hanno nel mirino le prossime Olimpiadi. La modenese Elisa Iorio conserva la corona delle parallele asimmetriche conquistata lo scorso anno sulla pedana del palazzo del Turismo di piazza Brescia. È suo il gradino più alto del podio junior della specialità arrivando a pari merito con la russa Ksenia Klimenko con 14,267 di punteggio. Elisa non si è accontentata ed ha vinto il bronzo alla trave (12,667), attrezzo vinto dalla russa Vladislava Urazova (13,967) e secondo posto per la rumena Julia Berar. Come su un podio, il medagliere tricolore è completato dalla terza medaglia vinta dall’azzurrina genovese Asia D’Amato con l’argento al volteggio (14,134 di punteggio). Nella categoria senior tra le protagoniste ci sono le stelle “made in Usa”.
Va bene lasciare per un anno il trofeo “Città di Jesolo” alle altre squadre. Ma il “Dragone” di Jesolo riservato alle migliore individualiste proprio no. Le americane hanno partecipato solo a livello individuale. Nella prima giornata di gare Emma Malabuyo e Ragan Smith hanno ottenuto il pass per il “Best of the best” di ieri pomeriggio. Emma Malabuyo è la star nascente lanciata dalla kermesse di ginnastica artistica organizzata magnificamente dallo staff del mestrino Giorgio Citton e dalla presidente Francesca Allegri della Gymnasium Treviso. La classe 2002 californiana vince il “Dragone” al corpo libero e alla trave. Nella pedana centrale del corpo libero dove il movimento e il corpo delle atlete è tutt’uno con l’energia dell’aria e della musica in una leggerezza onirica Malabuyo supera di 167 millesimi il muro del 14 (14,167). Dietro di lei la più amata e coccolata dal pubblico, la brasiliana Flavia Saraiva (13,90) e terze a pari merito l’altra americana Grace McCallum e la milanese Desiree Carofiglio (13,433). Alla trave è punto a punto il duello tra le due campionesse della Texas Dreams Malabuyo e Ragan Smith, vinto dalla prima per un solo decimo, 14,30 contro i 14,20 di Smith. Sempre Ragan Smith è seconda (14,567) solo alla russa Anastasia Uliankova (14,60) sugli staggi asimmetrici. Quali sono i particolari della ginnastica artistica? La polvere di magnesio che entra dentro nelle atlete in ogni centimetro della loro pelle, le ciabatte da piscina che si vedevano una volta calzate dalle ginnaste al termine dell’esercizio e una giacca a vento sulle spalle per non prendere freddo mentre si aspetta il proprio turno. Un abbraccio tra le lacrime al proprio istruttore ma anche l’amicizia tra le avversarie, sul podio in automatico ci sono la stretta di mano e i due baci sulla guancia.
Thomas Maschietto
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia