Islanders, ecco Kreamer per sognare

MESTRE. Arriva dal Far West il successore di Bill Hancock. 59 anni, nato a Philadelphia, ma trasferito in Arizona da ragazzino, William “Will” Kreamer guiderà gli Islanders Venezia nel campionato Lenaf A/2 di football americano. Il tecnico è stato presentato all’hotel Bologna, suggellando il gemellaggio tra il Panathlon di Mestre e gli Islanders. Will Kreamer sarà l’head-coach e si avvarrà della collaborazione di Stefano Brutesco (Offense Coordinator), Piero Cabianca (Defense Coordinator), Andrea Nardo (Defense Assistant), Stefano Nerozzi (Quarterback and Recievers Coach), Daniele Annibale (Offensive and Defensive Lineman Coach) e Diego Mondin (preparatore atletico). «La società ha fatto un grande sforzo organizzativo, economico e logistico» spiega il presidente Enrico Maina, «per portare Kreamer agli Islanders, un allenatore di primo livello che ci farà compiere un salto qualitativo a livello tecnico». Islanders che hanno rischiato di rimanere senza campo a pochi giorni dal via del campionato. «Non potremo utilizzare il campo centrale di Favaro» ha aggiunto Maina, «abbiamo trovato un muro con i Lions, i nuovi gestori, e gli incontri con i tecnici del Comune non hanno dato frutti. Ci siamo dovuti arrangiare da soli a reperire un campo, trovando grande disponibilità da parte del FavaroMarcon e del suo direttore sportivo Igor Pizzigati, che ci consentiranno di utilizzare il campo da calcio». Per Kreamer è la seconda esperienza in Italia, dopo quella vissuta a Milano. «Ho giocato per qualche anno, poi ho preferito fare l’allenatore. Ho alle spalle 37 anni di carriera tra high school e college per cui penso di portare agli Islanders alcuni di quei metodi di lavoro. Il fascino di Venezia è accattivante, ma prima di accettare ho preteso garanzie sul piano organizzativo, trovando la massima disponibilità». Gli Islanders affronteranno nel girone Saints Padova, Castelfranco (“Due derby da vincere”, ha aggiunto Kreamer) e Lions Bergamo. oltre alle sfide interregionali con Titans Romagna e Chief Ravenna. Di Venezia ha già iniziato ad apprezzare la cucina e non solo (“Anche le “ombre”), rivelando antiche origini italiche (“La mia nonna materna arrivava dall’Abruzzo”). (m.c.)
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