Il Venezia dilaga: 4-1 al Feralpi salò

VENEZIA. Bello, bravo e anche fortunato quando serve. Il Venezia si riscatta dopo la sconfitta di Como e rispedisce a casa la Feralpi con un secco 4-1. Gira tutto l’attacco, la squadra muove la palla con sapienza e precisione nonostante un campo ancora in condizioni preoccupanti, e stavolta neppure una voce si alza dalla tribuna nei confronti di Dal Canto. E’ il Venezia che piace e che tutti sperano di vedere ogni domenica: senza amnesie, che costruisce e finalizza. Ma anche una squadra che sa soffrire nei tempi e modi giusti, e i tre punti conquistati ieri al Penzo sono più che meritati. BOMBER.
Simone Magnaghi è uscito allo scoperto. Quattro reti in sei giornate, le prime in casa, la prima doppietta stagionale. Non passano neppure tre minuti e sigla già il vantaggio: una deviazione di testa con palla che si impenna e scavalca Branduani. Deve ringraziare Esposito che ha due piedi da categoria superiore e spedisce palloni verso i compagni con il contagiri. Al 20’ Bracaletti chiede il rigore per un contrasto in area con Sales, ma l’arbitro lascia correre. Sempre da Esposito parte poi al 28’ il suggerimento per Ghosheh sulla sinistra, palla in mezzo e Magnaghi deve solo controllare e regalare il raddoppio ai suoi. Un Venezia senza sbavature, che sfrutta al meglio le occasioni che si crea e la Feralpi non può nulla. Le punte di Dal Canto sono mobilissime, dietro i lombardi non ci capiscono nulla, e Raimondi fa il folletto sulla sinistra men-tre Bellazzini si inventa suggeritore per i compagni. Non ce n’è per nessuno: palla a terra il Venezia detta legge, e sebbene gli ospiti guardino al contropiede, i loro tentativi si infrangono su Legati e Marino. E’ il 35’ quando Raimondi fa tris con una percussione e un rimpallo fortunato che lo mettono solo davanti a Branduani. Il gol è un gioco da ragazzi.
La Feralpi cerca di riordinare le idee ma c’è poco da fare. E quando finalmente riesce a rendersi pericolosa, ci pensa la traversa a dire di no ad Abbruscato con una perfetta conclusione di testa al 40’. L’intervallo serve a Scienza per riorganizzare i suoi, e l’operazione convincimento sortisce il gol di Abbruscato. L’attaccante dei lombardi su azione non trova un centimetro di libertà grazie a Legati, ma su punizione sorprende al 7’ Zima, non piazzato al meglio tra i pali, e fa 3-1.
Gli ospiti crescono, provano un timido pressing, si avvicinano a Zima, ma l’estremo Ceco fa buona guardia e non sbaglia una uscita. Il Venezia è messo benissimo in campo, e il controllo del gioco c’è ed è di qualità. Dal Canto azzecca tutte le mosse e al 37’ Espinal ha un guizzo, ma in area lo stende Tantardini. Rigore ed espulsione. Le proteste dei lombardi non servono a nulla. Bellazzini non perdona tornando al gol dopo due mesi (Tim Cup contro il Taranto sempre al Penzo, ndr). Con un uomo in meno e sotto di tre gol la Feralpi alza bandiera bianca. Il Venezia incamera tre punti che lo rilanciano in classifica, ma soprattutto servono a dare morale dopo la batosta in riva al Lago di Como. Domenica tocca al Real Vicenza, sfida di alta classifica che potrà dare parecchie indicazioni al tecnico del Venezia.
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