Il ritorno di Harris esalta i suoi vecchi tifosi
Il grande ex del Basket Mestre visita la città e sogna: «Sarebbe bello allenare qui»

GRANDE EX. Dulaine Harris (a sinistra) premiato da Raffaele Speranzon
MESTRE.
C'era un ragazzo che a cavallo tra gli anni '70 e '80 sapeva entusiasmare la gente a suon di canestri e di dischi «lanciati» alla radio. Quel ragazzo ora è un uomo ma, Dulaine Harris, ex giocatore statunitense del Basket Mestre, in questi giorni è arrivato in città. Per lui i tifosi hanno organizzato una grande festa alla trattoria Al Camionista, locale che è anche il punto di ritrovo per quanti sognano di far rinascere quel sodalizio, e che già in passato aveva ospitato una rimpatriata anche con Chuck Jura, altro grande del passato mestrino. «Venendo qui la nostalgia dell'Italia mi è tornata ancora più forte - confessa Harris - ho visto una Mestre profondamente cambiata, quasi non riuscivo a riconoscere Piazza Ferretto che ai miei tempi era una strada. I tifosi sono stati eccezionali, mi avevano contattato su Facebook e mi hanno riservato un'accoglienza grandiosa». Dopo essere stato premiato in Provincia dall'assessore allo Sport, Raffaele Speranzon, martedì sera Dulaine Harris ha rivissuto coi tifosi non solo grandi partite, ma anche aneddoti di una città che non c'è più, una Mestre dove ogni giovedì pomeriggio Harris si trasformava in Dj sulle frequenze di Radio Mestre Centrale, con la canzone «Just the way you are» di Barry White. «Rispetto al periodo in cui giocavo qui - osserva - Harris, che a 56 anni allena in un'accademia del basket a Ginevra - il basket italiano offre molti meno talenti. Mi fa molto piacere, però, che ci sia gente che sogna di nuovo un grande Basket Mestre. Sarebbe un sogno, se mi chiedessero di venire qui ad allenare». (m.t.)
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