Il Progetto Reyer Baby vola «Avvicina i neonati allo sport»

MARTELLAGO. Ottantamila kit distribuiti in 9 anni, 11 ospedali coinvolti, allargando sempre di più la sfera territoriale: il Progetto Reyer Baby vola ancora.
Un’idea nata nel 2007, una delle primissime iniziative promosse dalla gestione Brugnaro, proseguita nel corso degli anni, con il puntuale incontro verso la fine della stagione agonistica per festeggiare questo rapporto insieme a primari e ostetriche. In questa occasione gli onori di casa li ha fatti il presidente Federico Casarin, con gli atleti delle due squadre distribuiti in tutti i tavoli, pronti a immortalarsi nelle foto di gruppo o a firmare autografi.
Gli ospedali che fanno attualmente parte del Progetto Reyer Baby sono Santi Giovanni e Paolo di Venezia, dell’Angelo di Mestre, ospedale di Padova, Civile di Dolo, ospedale di Mirano, Chioggia, San Donà di Piave, Camposampiero, Oderzo,Piove di Sacco e Portogruaro, dove momentaneamente sono, però, sospese le nascite.
«Il Progetto Reyer Baby», ha spiegato Federico Casarin, «è un progetto non solo sportivo, ma soprattutto sociale e culturale, vuole avvicinare i neonati e le famiglie allo sport e ai valori che porta con sè. L’Umana Reyer crede che lo sport sia un fattore educativo molto importante e il Kit Reyer Baby è un simbolo materiale di condivisione dei valori sportivi ed integrazione, come testimonia la lettera di benvenuto al mondo tradotta in cinque lingue, di tutti i neonati nel nostro territorio».
La serata si è tenuta al PesCo, all’interno del Golf Ca’ della Nave di Martellago, gran finale con la gigantesca torta del Progetto Reyer Baby e con la premiazione dei rappresentanti degli ospedali, ai quali è stato consegnato un piatto in vetro realizzato dalla Scuola Abate Zanetti di Murano e un presente a tutti.
Una bella serata che ha soddisfatto tutti i presenti. (m.c.)
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