Il Mogliano vince il “Cappe” il torneo dedicato a Nicolò

LA FESTA
Mirano
Una grande festa, come sempre, nel segno del ricordo doloroso, ma anche gioioso, di Nicolò Cappellazzo, il “Cappe”, che attraverso il trofeo che ne porta il nome non ha di fatto mai abbandonato il suo club, né lo stadio della sua città, a dispetto di quella maledetta serata del 2014 che se lo portò via in un incidente stradale. L’intera comunità bianconera ha risposto presente, sabato, in un pomeriggio dedicato al quadrangolare Under 18 poi sfociato nella serata della festa, con la sfilata di atleti ed atlete del club presieduto un emozionato ed orgoglioso Stefano Cibin a mostrarsi tra sorrisi e muscoli alla vigilia di una stagione piena di aspettative.
«Che dire, ogni anno di più questa società si conferma una vera e propria famiglia, unita da un senso di appartenenza molto forte costruito sui valori per noi più importanti, come l’amicizia, il sostegno, il volontariato ed il rispetto», le sue parole a margine della presentazione. «Vedere tutti i giocatori, soprattutto i più piccolini, indossare con orgoglio la nostra maglia dà un senso pieno alla grande responsabilità che portare avanti una realtà sportiva come il Mirano Rugby comporta».
L’assessore allo Sport Cristian Zara ha annnunciato che l’impianto sarà oggetto di un intervento molto importante, anche dal punto di vista economico, di messa a norma e di miglioramento generale. Il “Torneo Cappe”, nel frattempo, aveva già designato la sua classifica: con la formula del quadrangolare riservato a squadre Under 18, si erano sfidate Mirano, Mogliano, Tarvisium e Legio Invicta Roma. Ad alzare la coppa, i biancoblù moglianesi, andati a regolare per 21 a 0 la Tarvisium, per 5 a 0 la Legio Invicta e per 19 a 7 i padroni di casa, giunti terzi. in. Di sfondo, la sfilata della prima squadra affidata a Pietro Bovo: tra i tanti giovani del vivaio ed alcuni nuovi acquisti, le attese per una Serie B da protagonisti. —
Gianluca Galzerano
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