“Il mio sogno nel pallone”, il libro di Maniero

Un fine benefico dietro l’opera dell’ex bomber di Novellino: i fondi destinati a “Team for Children”
BARSOTTI - PRESENTAZIONE LIBRO MANIERO
BARSOTTI - PRESENTAZIONE LIBRO MANIERO

VENEZIA. È lui, il primo calciatore padovano ad aver scritto un libro per raccontare le proprie gesta, gli aneddoti di quasi vent’anni di carriera, i personaggi più o meno noti incontrati su un campo di calcio. Un giocatore che a Venezia, e al Calcio Venezia, ha legato il proprio nome: Pippo Maniero, ex centravanti di Legnaro, un passato da girovago, tra le altre, tra Padova, Atalanta, Milan, Ascoli, Sampdoria e Torino, e una maglia azzurra a coronamento di un percorso sempre in ascesa, ieri mattina ha presentato a Padova, in Piazza della Frutta il suo libro.

“Il mio sogno nel pallone”, edito da Incontropiede, è lo scrigno che raccoglie i ricordi di tutta una carriera, che racchiude le foto più belle di Pippo e le testimonianze di ex compagni e allenatori. Alla base, però, c’è innanzitutto un fine benefico: tutti i proventi delle vendite, infatti, saranno destinati a Team for Children, l’associazione che sostiene il reparto oncologico dell’ospedale pediatrico di Padova.

La prefazione del volume porta la firma di un personaggio d’eccezione, ovvero Vittorio Scantamburlo, colui che scoprì, così come fece per moltissimi altri giocatori poi divenuti campioni, il giovanissimo Maniero sui campi di Legnaro, un ragazzo “che sembrava già un piccolo uomo, perché oltre ad essere un bravo calciatore, un gladiatore, aveva qualità al di sopra dei compagni”. E ieri mattina, alla presenza dello stesso Scantamburlo, dei vecchi compagni Cristian Lagrotteria e Fulvio Simonini, e di Diego Bonavina in rappresentanza dell’Assocalciatori, Maniero ha ripercorso parti del suo passato presentando la sua autobiografia.

«Ricordo il giorno dell’esordio con il Padova», le sue parole, «era ancora il periodo dell’Appiani, quella domenica stavamo perdendo 1-0 con il Pescara. Mister Colautti si girò verso di me, e mi disse di prepararmi. Entrai, e ancora non riuscivo a capire cosa stesse succedendo. Poi arrivò il cross di Di Livio, e il mio primo gol biancoscudato. Alla mia felicità si unì l’urlo dell’Appiani: un’emozione che porto nel cuore».

In una sezione del libro, i vecchi compagni raccontano Pippo Maniero: da Cina Pezzato a Nanu Galderisi, passando per Dino Baggio, Ivone De Franceschi, Massimo Taibi, e poi Lagrotteria, Pavan, Dal Canto e Novellino. (fra.co.)

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