Il futuro di Pavan sarà lontano da Jesolo

JESOLO. Doveva essere l'anno della riscossa in nerazzurro per lo jesolano Nicola Pavan sfortunato difensore centrale che saltò tutto lo scorso campionato a causa della rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro ai primi di settembre. Che sarà il campionato della rinascita del diciannovenne giocatore di Jesolo Paese, cresciuto calcisticamente nel Padova, è fuori di dubbio, non però con la maglia della squadra della sua città. Il Città di Jesolo chiude la porta in faccia a Pavan, la cui conferma sembrava data per scontata, e in quattro e quattr'otto il talentuoso difensore si accorda con la Sanvitese, voluto fortemente dal nuovo tecnico Gianfranco Fonti, sempre più innamorato di Jesolo e delle sue giovani promesse, ma mai voluto da Pavanetto per allenare il suo giocattolo.


«L'accordo con la Sanvitese - racconta lo stesso Pavan - è cosa recentissima. Proprio l'altro ieri ho parlato con la società friulana e con Fonti. Mi sono ritrovato a piedi senza nemmeno saperlo, visto che le parole di Pavanetto erano state chiare fin da subito. Pensavo di poter finalmente giocare con lo Jesolo - svela ancora il giocatore - poi il voltafaccia, la società non si è più fatta viva con me e solo pochi giorni fa ho saputo del mio «taglio». A San Vito vado di corsa sia chiaro, ma avrei preferito giocare qui a casa mia. Sinceramente - chiude Pavan - non capisco questo atteggiamento del presidente.


Prima mi coccolano, aspettandomi e aiutandomi nel difficile recupero del ginocchio, poi mi lasciano a casa senza quasi avvisarmi». La risposta del presidente Enzo Pavanetto è lapidaria: «Non mandato via nessuno, il cartellino di Nicola Pavan è in mano al Padova. Per quanto riguarda la situazione del giocatore non potevo di certo venire incontro alle sue esigenze economiche, che non rientrano nel budget della nostra società».

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