Il Foscarini cresce: 90 mini atleti giocano ai Bacini e al convitto

VENEZIA. Hanno alzato la porta a forma di “acca” sul campo dei Bacini, uno dei luoghi simbolo per il calcio dilettantistico a Venezia. Hanno voglia di stupire, crescere e soprattutto divertirsi quelli del Foscarini rugby, società legata all’omonimo convitto che a febbraio festeggerà sei anni di attività. Dal febbraio del 2009, quando per iniziativa di Daniele Resini l’idea di portare la palla ovale al Foscarini prese forma, tante cose sono cambiate e questa realtà è cresciuta notevolmente: se all'inizio erano appena una decina gli under 9 il “parco giocatori” del club, oggi il Foscarini rugby può contare su circa novanta ruggers tra i 5 e i 12 anni. E tra loro c’è anche una ragazzina, che in campo dimostra passione e combattività fuori dal comune.
«L’idea è quella di proporre il rugby come attività strettamente legata all’ambito scolastico», afferma Antonio Rosa Salva, consigliere della società, «abbiamo iniziato in sordina, per i primi due anni siamo stati un ente scolastico, una delle forme societarie previste dalla Fir, per poi diventare club a tutti gli effetti, impegnato nelle attività organizzate dalla federazione».
Le attività del Foscarini rugby, che vedono ancora nell’ex rettore Rocco Fiano un punto di riferimento, hanno prima di tutto finalità educative e formative, fortemente legate allo spirito particolare, ad esempio, del minirugby. Ma poi c’è di più, la volontà di promuovere la palla ovale a 360 gradi. Oltre a utilizzare lo storico “campo della gloria” all'interno del Foscarini, il club amaranto è sbarcato anche ai Bacini, il campo di gioco all'interno dell'Arsenale. (m.t.)
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