«Il Ballarin non è dignitoso Intervenga il Comune»

CHIOGGIA. La Clodiense, per voce del suo presidente Ivano Boscolo Bielo, tende la mano all’amministrazione comunale sulla questione stadio. Niente accuse, dunque ma tanta voglia di collaborare nonostante la situazione sia francamente imbarazzante soprattutto per l’immagine che la città offre ai tifosi ospiti che arrivano sulle gradinate del “Ballarin”.
La speranza è che ci possa essere almeno qualche provvedimento tampone in grado, per esempio, di ospitare un grande evento come sarà la partita contro il Padova, in programma nel mese di aprile, ma che attualmente è decisamente a forte rischio. «Pur avendo la percezione», dichiara il presidente granata Ivano Bielo, «della situazione precaria in cui versa lo stadio “Aldo e Dino Ballarin” francamente non me la sento di mettere in croce l’amministrazione comunale con la quale abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto e che, nel limite delle ristrettezze attuali, ci ha sempre sostenuto. Penso, infatti, che non dipenda neanche da loro, perché, se ci fossero i soldi, non vedrei per quale motivo non debbano partire i lavori. Certo, lo stadio è decisamente brutto da vedere e mi auspico che prima possibile si riescano a sganciare i fondi dal patto di stabilità e possano iniziare gli interventi, almeno più urgenti». Esiste già una convenzione in corso nella quale la Clodiense percepisce dei fondi.
«Esattamente», precisa Bielo, «e sono soldi che servono per tenere in perfetto stato il prato dei tre impianti che abbiamo in gestione, ovvero il “Ballarin”, Isola dell’Unione e Ca’ Lino».
C’è però anche il rischio che una eventuale crisi di giunta possa bloccare ulteriormente questi finanziamenti. «Sulle questioni politiche», chiosa il presidente granata, «non voglio mettere bocca». Esiste, però, la concreta possibilità di perdere la gara in casa con il Padova. «Cercheremo», conclude Ivano Bielo, «per l’occasione di trovare almeno una soluzione provvisoria che ci possa garantire di ospitare il Padova nel nostro impianto». La parola adesso passa all’amministrazione comunale, che, però, in questi giorni, è impegnata in una partita decisamente molto più complicata.
Daniele Zennaro
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