Harlem Globetrotters la leggenda che si rinnova Gags, risate e canestri protagonisti anche i tifosi

lo spettacolo
I leggendari Harlem Globetrotters, i giocatori più famosi e spettacolari più conosciuti nell’universo della palla a spicchi, incantano i tremila spettatori presenti al Taliercio e fanno il pieno, come al solito, di sorrisi e applausi. I “giramondo di Harlem” fanno divertire e, c’è da crederci, si divertono anche loro, perché il loro modo canzonatorio di prendere in giro avversari, pubblico, arbitro e anche se stessi è un repertorio classico che sanno fare a memoria ma che è come se fosse la prima volta che lo mettono in scelta. Mattatore della serata è il numero 52 Big Easy, l’apripista dell’ingresso degli Harlem Globetrotters sul parquet del Taliercio. Partono da lui tutte le incursioni del pubblico sul parquet e gli sketch a bordo parterre, come nel caso dei due mestrini Giancarlo Sponchia e Diego Pizzamano presi in giro a regola d’arte e poi baciati sulla testa. Prima dell’esibizione tra gli Harlem e i Washington Generals, dà spettacolo la mascotte “Globie”. Si gioca e si balla anche, la musica è a tutto volume, Dj G.T. invita qualche tifoso a ballare sul parquet, ci sono applausi a non finire per Daniele Baiocchi di Salzano e Ylenia Antigo di Mirano che si calano nella parte alla grande incantando anche loro il pubblico. La giocatrice dei “giramondo” Torch George chiama al centro del campo la piccola Emma Boaso di sette anni, in casacca reyer, che abita a Rialto. Torch fa girare il pallone sull’indice destro della giovane veneziana, tanti applausi ed un minipallone in regalo per lei. È tutto bellissimo, le prime note di “Sweet Georgia Brown”, remix di Teddy Riley, sanno di inizio dello spettacolo. Il momento più emozionante quando quel simpaticone di Bulldog scavalcato le transenne e finisce tra il pubblico per prendere in braccio la piccola Carola Cavuoto di Dolo di un anno e mezzo. Tutti i presenti hanno gradito tra esclamazioni e applausi. Lights Out resta “appeso” al ferro del canestro, ci vogliono i suoi compagni di squadra in formato gru a tirarlo giù. C’è l’intervallo, c’è la corsa a comprarsi i palloni nel parterre, tra i molti bambini c’è lo jesolano Massimo Ferro alla ricerca di pallone, selfie e autografo. Si scatena l’inferno sulle note di YMCA dei Village People, il pubblico va in estasi. Ottimi anche i Washington Generals che fanno da sparring partner divertiti. Lo sketch preparato per far “arrabbiare” il pubblico di Firenze, viene ripetuto da Cager il numero “0” in maglia giallo verde, il cattivone della serata che spegne il tabellone dei punti, che con voce da lottatore di Wrestling grida ripetutamente “Forza Juve” in italiano ovviamente. Un altro momento top, da applausi, applausi e solo applausi è il replay con tanto di rewind di un’azione di gioco verso la fine dell’ultimo quarto. Il replay è stato accompagnato dalla musica di Vangelis del film “Momenti di Gloria”. Compleanno da ricordare per Alberto Causin che festeggia i 43 anni debuttando e segnando con la maglia degli Harlem Globetrotter. Finita l’esibizione i funamboli del basket sono rimasti mezz’ora a disposizione per firmare e scattare selfie con i tifosi. —
Thomas Maschietto
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