Grazie al connubio con La Salute il calcio che conta resta a Caorle
CAORLE. Ora è ufficiale, è nata la nuova realtà calcistica Asd Città di Caorle-La Salute, che giocherà il campionato di Promozione allo stadio Chiggiato di Caorle. Lo ha reso noto con un comunicato...
CAORLE. Ora è ufficiale, è nata la nuova realtà calcistica Asd Città di Caorle-La Salute, che giocherà il campionato di Promozione allo stadio Chiggiato di Caorle. Lo ha reso noto con un comunicato il Comune di Caorle, parte attiva nel raggiungimento di tale obiettivo. Giuseppe Camerin, direttore generale de La Salute, puntualizza: «Caorle aveva visto estinguersi nei mesi scorsi il Calcio Caorle, pertanto con il nostro numero di matricola è stato dato il nuovo nome, sintesi di un progetto sportivo molto ambizioso. Caorle ha lo stadio e la visibilità, La Salute ha la squadra in Promozione, il vivaio e tanta voglia di salire ancora». Cambierà il direttivo societario? «Cambierà poiché ci saranno integrazioni di persone di Caorle. Comunque Pavanetto, attuale presidente de La Salute, sarà presidente onorario, io e Gianluca Didonè continueremo ad essere rispettivamente direttore generale e direttore sportivo».
Nel comunicato del Comune si fa riferimento alle maglie, che saranno rossoblù, ovvero i colori dell'estinto Calcio Caorle: «Su questo troveremo un'intesa», continua Camerin, «Noi abbiamo le maglie nuove gialloblù, ha senso spendere danaro per rifare tutto? Nel caso potremmo trovare una sintesi giallorossoblù». Lo stadio Chiggiato sarà il campo di casa: «Certo, è una struttura capiente e moderna, adatta ad assecondare le ambizioni della nuova società. Il settore giovanile, di circa 250 ragazzi, giocherà in prevalenza a La Salute». Domenica, seconda partita di Coppa Veneto, contro il Noventa: per la ristrettezza dei tempi si giocherà a La Salute di Livenza. Chiudiamo con lo sguardo al futuro: dove vuole arrivare l'Asd Caorle-La Salute? «Vogliamo diventare un polo calcistico di riferimento per il Veneto Orientale e parte del Friuli. L'ampio orizzonte è il professionismo».
Gianluca Rossitto
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