Giochi del Mediterraneo, 13 ori all’Italia

JESOLO. L’Italia under 23 dei tredici ori, solo uno in meno della super Francia e delle 37 medaglie con 15 argenti e 9 bronzi, ha il sorriso con il brillantino della quattrocentista di Quarto d’Altino Rebecca Borga che per il suo ventesimo compleanno di oggi si è regalata in anticipo un argento nei 400 e l’oro nella staffetta 4x400 insieme ad Alice Mangione di Niscemi, Virginia Troiani di Busto Arsizio ed Elisabetta Vandi di Pesaro.
L’argento per l’atleta veneziana delle Fiamme Gialle è in 53.40, secondo tempo della sua carriera a cinque centesimi dal personale del 2016. Rebecca è finita seconda solo all’imprendibile francese Kellya Pauline (52.89) e la marchigiana Elisabetta Vandi, compagna di squadra di Borga nella 4x400, completa il podio con il nuovo record personale di 53,53.
Azzurri e azzurre assoluti protagonisti nella terza edizione dei Giochi del Mediterraneo under 23 di atletica leggera che si sono svolti al “Picchi” di Jesolo. «Di gran lunga la migliore di tutte per numeri di nazioni presenti e per organizzazione e strategia», li definisce Alfio Giomi, il presidente della Federazione Italiana di Atletica Leggera. In pedana, ai blocchi di partenza si sono presentati in 347 di 25 paesi del mondo e nonostante la giovane età, i muscoli delle gambe, la postura atletica in gara, la velocità e tutto quello che ci può stare dentro nell’universale atletica leggera, hanno dimostrato che questi atleti sono già dei professionisti, tenendo conto che dietro c’è una preparazione psicofisica e una dieta alimentare da paura. Gli altri lampi azzurri sono di Daniele Corsa, nato per correre, che non tradisce il suo cognome e vola a prendersi l’argento nei 400 metri maschile. Il ventunenne quattrocentista di Brindisi sigla il sub-46 della carriera fermando il cronometro a 45,79, e per un centesimo vale lo standard di partecipazione per gli Europei di Berlino. Il 45.55 del tunisino Mohamed Fares significa l’oro. Il primo oro azzurro della domenica di gare è della vicentina Elena Bellò negli 800.
E nella 400 ostacoli femminile Rebecca Sartori del Gruppo Atletico Bassano sale sul gradino più alto del podio. Vicenza vale oro colato al “Picchi”, ecco Matteo Beria che vince la 400 ostacoli al maschile. I suoi finali oramai sono un marchio di fabbrica: rimonta gli avversari negli ultimi 50 metri e chiude primo in 50.52 migliorando di sette centesimi il suo personale. La capitana azzurra Daisy Osakue è oro nel lancio del disco con il suo 58.49. Oro che luccica è anche quello della romana Erika Furlani nel salto in alto grazie all’1.86.
Chiude la pioggia di primi posti azzurri, la ventenne di origine ucraina Nicole Svetlana Reina nei 10.000.
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