Giauro, prossima tappa gli Europei

Il pivot dell'Umana Reyer da ieri in raduno a Cavalese con la nazionale. Sogna la rassegna continentale che sarà disputata in settembre a Chieti. Rientrata dalle vacanze cubane ha raggiunto in Val di Fiemme le compagne Modica e Nadalin
MESTRE. Il gigante si veste d'azzurro e punta il mirino verso gli Europei di Chieti. Stagione importante per Eva Giauro, pivot dell'Umana Reyer che ieri ha iniziato a Cavalese il raduno della Nazionale italiana femminile in compagnia di Francesca Modica e di Jenifer Nadalin. Il pivot toscano si lascia alle spalle una stagione a tinte contrastanti. Un avvio difficile, complice anche un ginocchio infortunato; un finale in crescendo, tanto da aumentare minutaggio, rimbalzi e incidenza nella Reyer di Stefano Michelini. Vacanze a Cuba insieme a Meri Andrade, Jenifer Nadalin e Begona Garcia. Segnale inequivocabile, qualora ce ne fosse stato bisogno, della solidità del gruppo granata. Vacanze terminate per Eva Giauro, in largo anticipo rispetto alle compagne di squadra. Un cammino di due mesi che porterà agli Europei di Chieti dove Giauro vuole esserci. Nell'ultima stagione ha collezionato 28 presenze con 87 punti realizzati e 64 rimbalzi conquistati in 278'.


Esordendo all'ottava giornata d'andata a Roma contro San Raffaele (23' e 2 punti). «Ogni chiamata in azzurro l'accolgo con gioia, è naturale - ammette - Non importa aver interrotto le vacanze. Siamo soltanto all'inizio della marcia di avvicinamento agli Europei, siamo in tante a giocarci una maglia per Chieti. Cercherò di convincere coach Lambrusche a convocarmi anche per la fase finale degli Europei. Durante la sosta ho seguito il programma che mi era stato consegnato dal preparatore atletico Andrea Dotto - continua Giauro - Sono pronta a riprendere gli allenamenti e sarà scontato che all'inizio faremo tutte un pò di fatica. Come è sempre accaduto, lo staff tecnico e sanitario della Reyer ha provveduto a informare quello della nazionale sulle nostre condizioni». Il palasport di Cavalese ha ospitato nel 1993 la Scaini Reyer di Mario De Sisti. Poi è toccato alla nazionale maschile di pallavolo, e adesso arrivano le azzurre del basket.


Eva Giauro ha seguito da lontano l'evolversi delle vicende della squadra. «Ho visto Massimo Riga solo da avversaria, so però che è un allenatore a cui piace lavorare con le giovani. Sarà un elemento di continuità con la programmazione adottata dalla Reyer nelle ultime stagioni. La partenza di Karen David comporterà una maggiore responsabilità sia per me che per Nadalin, ma posso già assicurare che questo fattore non mi peserà assolutamente. Potremo sempre contare sull'esperienza e i consigli di Nakia Sanford. Toccherà a lei guidare Giauro, Nadalin e Romagnoli. Abbiamo tantissimo da imparare da «Kia»: sarà il nostro faro. La nostra forza sarà ancora una volta il gruppo, la coesione tra noi giocatrici, l'amicizia che si è instaurata. Non è un caso, anzi, se la maggior parte di noi ha trascorso perfino le vacanze insieme». Sulle spiagge di Cuba. Ma ormai sole e mare sono solo un ricordo per Eva Giauro.

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