«Fuori la politica dallo stadio»

I club danno il benvenuto al bresciano: «Siamo felici»
MESTRE. I tifosi non hanno dubbi: fuori la politica dalla stadio e benvenuto Roberto Agnellini: «A livello societario stanno facendo di tutto per appianare le divisioni della curva», attacca un inviperito Angelo Torresin, presidente della Pattuglia Arancioneroverde «e si sottolineano fatti di trent'anni fa. E' davvero incredibile! Allo stadio si va per il calcio, hai le tue idee politiche? Benissimo, fuori saremo in disaccordo anche totale, ma in tribuna si tifa Venezia. Sono contento che questo imprenditore venga a darci una mano, almeno lui è sensibile, nel territorio veneziano è difficile per i Poletti trovare partner».


Anche Renato Disarò del club Calimero è sulla stessa linea: «Se i Poletti hanno scelto Roberto Agnellini significa che è una persona degna, in grado di darci una mano perchè il calcio di vertice costa tanto. Vado allo stadio per vedere il Venezia, la politica deve rimanere fuori dove purtroppo fa già abbastanza danni. Non vorrei che questa ennesima polemica stancasse i presidenti, che ne sarebbe del Venezia senza Arrigo e Ugo Poletti?». Mentre assiste all'allenamento Paolo Lazzari scuote la testa: «Perchè condannare una persona che 30 anni fa ha commesso una sciocchezza? A vent'anni le abbiamo commesse tutti, chi più chi meno. Anche Zamparini ebbe problemi con la giustizia. E' vergognoso speculare su certe cose, teniamoci stretto chi vuole dare una mano alla società per crescere. E la politica dentro lo stadio fa solo danni, lasciamola fuori».


«Leggiamo di cose indegne fatte da signori che siedono nel parlamento della nostra Repubblica», dice Enrico Rigoni «e andiamo a fare le pulci a un imprenditore che 30 anni fa ha pagato il suo debito con la giustizia? Diamogli invece il benvenuto, abbiamo bisogno di persone che mettano mano al portafoglio perchè in questo momento per fare calcio ci vuole tanta passione, in C mica si guadagna». Gli fa eco Gianni Borghi, altro tifosi presente all'allenamento: «Sport e politica devono stare distanti, su piani paralleli. Ben venga Agnellini perchè di imprenditori veneziani io non ne vedo». «Facciamo ridere, abbiamo una curva divisa in quattro», conclude Enrico Gomirato, «e questo perchè si è voluto andare oltre certi discorsi, portando la politica nello stadio durante la partita. Che Agnellini abbia le sue idee politiche non dovrebbe interessare a nessuno, la cosa principale è il presente e il futuro del Venezia.

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