Fabiano: «Una gran botta ma nulla di grave al ginocchio»

MESTRE. La notizia importante è che non dovrebbe trattarsi di cosa grave. La conferma arriva dall’interessato, ovvero Gianni Fabiano, uscito per un colpo al ginocchio alla mezzora del primo tempo l’altra sera a Mantova. Un infortunio maturato in occasione della grande palla gol che Fabiano ha scaricato sul portiere, finendo nello slancio addosso allo stesso Bonato. Gioco fermo per tre minuti, quindi il cambio che ha portato all’esordio di Edera.
«Nulla di grave, una botta, abbastanza forte, ma è tutto qui» precisa Gianni Fabiano «solo che dopo l’impatto non riuscivo ad appoggiare la gamba a terra e da qui è nata la necessità di fare la sostituzione. . Peccato, perché se fossimo andati sull’1-0, l’incontro avrebbe potuto prendere un’altra piega». Un’azione da manuale: imbeccata per Garofalo sulla sinistra, cross, Fabiano arriva come un treno e dall’area piccola impatta a botta sicura. Sembrava gol fatto, invece, quando il pubblico ha visto la respinta di piede del portiere Bonato, ha esultato come se il Mantova avesse segnato. Da lì in poi, progressivamente, c’è stata un’altra partita. «Bastava prendere la palla in modo un po’ più sporco» continua Fabiano «e sarebbe entrata. Forse l’ho colpita troppo bene... Bonato mi ha detto di aver chiuso gli occhi quando mi ha visto e gli è andata bene. Non subiamo reti ma fatichiamo a farne, speriamo in momenti migliori».
Ora si prospetta un trittico non male: Reggiana sabato al Penzo, e poi due trasferte, Parma e Ancona, con le prime due tra le favorite per la promozione. Tutto in sette giorni. Che Venezia ne uscirà? «Saranno dei banchi di prova impegnativi» conclude Fabiano «ma lo saranno anche per i nostri avversari, a cui dobbiamo dare un segnale di forza. Ma siamo preparati».
Alessandro Ragazzo
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