Ezio Rossi: «Era previsto il calo del Venezia»

Euforia senza eccessi
PADOVA.
All’ingresso di Ezio Rossi in sala stampa la prima domanda si leva all’unisono: ma cosa mai ha detto ai giocatori tra primo e secondo tempo per provocare in loro una metamorfosi del genere? Il tecnico sorride. «Potrei prendermi i meriti e dire che li ho strigliati, oppure che ho dato altre indicazioni tecniche. In realtà ho semplicemente detto loro di stare tranquilli, di continuare a fare le stesse cose e con la stessa intensità del primo tempo in cui siamo, secondo me, stati penalizzati un po’ troppo da un episodio. E li ho incoraggiati a tenere alto il ritmo, perché prima o poi il Venezia avrebbe ceduto».

Nel primo tempo il centrocampo del Padova è andato in difficoltà, nella ripresa invece non c’è più stata storia. «A centrocampo c’era molta pressione e il Venezia andava a raddoppiare sistematicamente sui nostri esterni - prosegue Rossi - ma sapevo che, andando avanti di quel passo, i nostri avversari sarebbero calati. Noi abbiamo sei-sette individualità in squadra che sono in grado, quando sono in condizione, di fare da sole la differenza. E oggi lo hanno dimostrato».


Uno sguardo alla classifica: il Padova è secondo insieme al Sassuolo, prossima avversaria giovedì 1 novembre, mentre al primo posto si conferma uno strepitoso Cittadella. «Al Cittadella vanno i miei complimenti - sottolinea Rossi - sta andando a 1000 all’ora, mentre noi siamo a 990. Gioca il miglior calcio del girone proprio insieme al Sassuolo. Noi dobbiamo proseguire sulla strada intrapresa - conclude Rossi - e non accontentarci, mai. I tre punti conquistati contro il Venezia sono importantissimi per i nostri tifosi, che ci tenevano tanto. Ma sempre tre rimangono».

PADOVA. All’ingresso di Ezio Rossi in sala stampa la prima domanda si leva all’unisono: ma cosa mai ha detto ai giocatori tra primo e secondo tempo per provocare in loro una metamorfosi del genere? Il tecnico sorride. «Potrei prendermi i meriti e dire che li ho strigliati, oppure che ho dato altre indicazioni tecniche. In realtà ho semplicemente detto loro di stare tranquilli, di continuare a fare le stesse cose e con la stessa intensità del primo tempo in cui siamo, secondo me, stati penalizzati un po’ troppo da un episodio. E li ho incoraggiati a tenere alto il ritmo, perché prima o poi il Venezia avrebbe ceduto».

Nel primo tempo il centrocampo del Padova è andato in difficoltà, nella ripresa invece non c’è più stata storia. «A centrocampo c’era molta pressione e il Venezia andava a raddoppiare sistematicamente sui nostri esterni - prosegue Rossi - ma sapevo che, andando avanti di quel passo, i nostri avversari sarebbero calati. Noi abbiamo sei-sette individualità in squadra che sono in grado, quando sono in condizione, di fare da sole la differenza. E oggi lo hanno dimostrato».


Uno sguardo alla classifica: il Padova è secondo insieme al Sassuolo, prossima avversaria giovedì 1 novembre, mentre al primo posto si conferma uno strepitoso Cittadella. «Al Cittadella vanno i miei complimenti - sottolinea Rossi - sta andando a 1000 all’ora, mentre noi siamo a 990. Gioca il miglior calcio del girone proprio insieme al Sassuolo. Noi dobbiamo proseguire sulla strada intrapresa - conclude Rossi - e non accontentarci, mai. I tre punti conquistati contro il Venezia sono importantissimi per i nostri tifosi, che ci tenevano tanto. Ma sempre tre rimangono».
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