Ecco Moreo, cuore rossonero con tanta voglia di rivincita

MESTRE. Ventitre anni, milanese, cresciuto nel settore giovanile del Milan, Stefano Moreo ritorna al Penzo tre anni dopo aver segnato la rete del 2-0 con la Virtus Entella. È l’ultimo innesto i...

MESTRE. Ventitre anni, milanese, cresciuto nel settore giovanile del Milan, Stefano Moreo ritorna al Penzo tre anni dopo aver segnato la rete del 2-0 con la Virtus Entella. È l’ultimo innesto i nella rosa allestita per Inzaghi. «Ho giocato in rossonero fino agli Allievi Nazionali» spiega Moreo, «poi sono andato in serie D alla Caronnese, tre anni e il trasferimento al Varese, in compartecipazione con l’Entella. Il colpo di testa è il mio colpo migliore, considerando anche la statura, ma sono anche veloce. Al Milan il mio idolo era Kaka, poi giocando da centravanti ho pensato a Ibrahimovic, ma anche a Caracciolo, che mi assomiglia come fisionomia».

Ultimo giorno di mercato, eccolo al Venezia. «Avevo tante offerte, ma il Venezia è sempre stato in testa alla lista. Ritrovo il mio allenatore nel Milan, Castellazzi, e poi Baldanzeddu, che era all’Entella». Un altro personaggio è stato di fondamentale importanza per agevolare l’arrivo di Moreo. «Sono stato in contatto con Rinaudo in questi ultimi giorni, è stato anche lui un mio compagno. Mi ha spiegato il progetto del Venezia, e poi un attaccante può solo essere felice di poter avere un allenatore come Filippo Inzaghi, che avrà moltissimo da insegnarmi e io da imparare».

Moreo a Sant’Elena, tre anni fa fece “piangere” i tifosi arancioneroverdi. «Entrai nel secondo tempo e misi a segno il gol del raddoppio. Al primo anno tra i professionisti centrare la promozione in serie B è stato il massimo». Una serie B solo assaporata due anni fa e che Moreo vuole riprendersi. «A novembre mi sono infortunato al ginocchio, una stagione intera persa. Uno stimolo in più, le motivazioni non mi mancano...».

Ultima stagione in Lega Pro al Teramo. «Ho imparato molto, annata complicata perché non è semplice partire con una penalizzazione» conclude Moreo, «inoltre nel girone d’andata non riuscivamo a fare punti in trasferta. Comunque alla fine ci siamo salvati». (m.c.)

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