Ecco Bertinato, dal Coritiba un portiere di sangue italiano

MESTRE. Un brasiliano riuscì a ipnotizzare Andriy Schevchenko a San Siro vent'anni fa, neutralizzando un calcio di rigore, ma quel brasiliano, Fabio Bilica, di professione faceva il difensore e tra i pali si ritrovò per l’espulsione di Casazza dopo che Materazzi aveva effettuato tutte le sostituzioni. Adesso il Venezia ha veramente un portiere brasiliano con nome e cognome che tradiscono le origini italiane, Bruno Bertinato. Fabio Bilica ha aperto la strada ai calciatori brasiliani in arancioneroverde, arrivando in laguna nel 1998 insieme a Tacio Caetano e Marcone Amaral, Bruno Bertinato ha il futuro davanti a sé: vent'anni, contratto fino al 2022 con il Venezia, che ha anticipato i tempi, portando il portiere di Curitiba in laguna con sei mesi d’anticipo.
«Bertinato ha qualità importanti» parole del ds Angeloni alla presentazione, «perché ha indossato la maglia delle selezioni giovanili brasiliane. È un’operazione in ottica futura, abbiamo voluto anticipare il suo arrivo, preventivato inizialmente a giugno, per avere sei mesi di lavoro, consentirgli un ambientamento tranquillo, la conoscenza della lingua».
Bruno Bertinato si è subito messo agli ordini di Massimo Lotti insieme a Vicario, Lezzerini e Facchin. Origini venete per il giovane portiere di Curitiba, accompagnato a Mestre dal padre: i nonni dei suoi nonni sono infatti partiti per il Brasile da Arzignano e da Carmignano di Brenta, paese natale di un altro portiere arancioneroverde negli Anni Novanta, Roberto Menghini. «Ho sempre sognato di venire a giocare in Italia» le prime dichiarazioni di Bertinato, maglia numero 29 lasciata libera da Gianluca Litteri, «ho avuto la fortuna di visitare Venezia qualche anno fa, quando ho partecipato al “Trofeo Nereo Rocco” di Trieste con il Coritiba. Pensavo che sarebbe stato fantastico poter giocare nel Venezia, adesso questo sogno si è trasformato in realtà. Sono anche vicino ai luoghi da dove sono partiti i miei parenti per il Brasile, avrò l’occasione di visitarli». Una trattativa iniziata ormai da mesi. «Sì, era da tempo che ne stavamo parlando» conferma Bertinato, «oltre al sogno di poter arrivare a Venezia, mi ha colpito anche la progettualità della società. Ho iniziato a giocare a calcio all’età di 10 anni, sempre con il Coritiba, ma l’Italia è sempre stato un mio obiettivo. Ho già iniziato a lavorare e non vedo l’ora di poter dimostrare le mie qualità nei prossimi tre anni».
Bertinato ha 14 convocazioni nelle nazionali Under 13, Under 14 e Under 17 del Brasile. «Tutta la mia famiglia ha origini italiane, anche questo ha influito nella mia scelta di voler venire a giocare in Italia». Sampdoria e Fiorentina lo avevano messo nel mirino a inizio anno, ma il Venezia aveva già posto le fondamenta per portarlo in laguna. «Ho sempre voluto fare il portiere, fin da quando avevo quattro-cinque anni e giocavo con mio papà in spiaggia. Questo ruolo mi ha sempre appassionato. Il mio idolo? Buffon e Alisson. Cosa mi piace dell’Italia? Il cibo». —
Michele Contessa
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