Eccellenza, e ora chi si allena? Le squadre in ordine sparso

Grande incertezza dei presidenti dopo il decreto. E la ripresa resta un’incognita
Noale - partita calcio Calvi Noale - Istranan1-0
Noale - partita calcio Calvi Noale - Istranan1-0

MESTRE

C’è chi ha deciso di bloccare l’intera attività fino al 24 novembre, data in cui termina la validità del Dpcm varato dal governo (ma oggi ne arriverà uno nuovo). C’è invece chi è pronto a ripartire con gli allenamenti individuali, almeno per i settori giovanili. Ma un elemento accomuna tutte le società veneziane di Eccellenza: il clima di forte incertezza per il futuro.

Dubbi di cui si fa interprete Roberto Piccoli, il presidente della Robeganese. «In questo momento siamo in stand-by. Abbiamo letto diverse indicazioni sul protocollo degli allenamenti. Vorremmo dei chiarimenti confermati dalla Figc, senza che cambino ogni giorno», spiega Piccoli, «sembra che ci sia la possibilità di svolgere allenamenti individuali. Ma il calcio è un gioco di squadra. Cosa vuol dire allenamenti individuali? I giocatori corrono e basta? Palleggiano e basta? Allora non serve neppure aprire gli impianti e andare incontro a costi notevoli».

«Siamo succubi di una confusione di protocolli e norme non chiare», conclude Piccoli, «capisco che il momento è complesso. Ma se non c’è una decisione ferma, lo si fa diventare ancora più difficile. Si brancola nella nebbia». In settimana lo Spinea riprende con l’attività individuale consentita dal Dpcm per il settore giovanile. Mentre i giocatori della prima squadra continueranno a seguire un programma di esercizi casalinghi. «Vediamo se riusciremo a far allenare almeno i ragazzi del giovanile», commenta il presidente Mario Scopece, «ma in questo momento per noi società pianificare è molto difficile. Ci troviamo in difficoltà. Capisco il momento, il Covid ha messo in ginocchio tutti. Ma sono dell’idea che anche la Figc debba prendere posizione. Sono stato uno dei pochi presidenti che avrebbe voluto un torneo a 12 squadre. Con il girone a 18 squadre e la Coppa Italia rischiamo di non finire tutto». Dopo una settimana di stop, il Real Martellago è pronto a ripartire con gli allenamenti individuali, sfruttando anche l’ampiezza del suo stadio, dotato di pista d’atletica, dove i più piccoli potranno allenarsi ben distanziati. Quanto alla ripresa dell'Eccellenza, «spererei a fine novembre, ma non ci credo», dice il presidente Claudio Franzoi. «Temo che si finirà a gennaio o febbraio, vista l’esperienza del primo lockdown. Anche se resto convinto», aggiunge Franzoi, «che il calcio non sia la prima causa di contagio. Facciamo sport all’aperto, di positivi al Real Martellago non ne abbiamo avuti. Facciamo tutto secondo le regole che ci hanno dettato: misurazione della febbre per ogni ragazzino, genitori fuori dai cancelli anche durante gli allenamenti, bar chiuso».

La Calvi Noale andrà avanti solo con il settore giovanile, mentre rimarranno ferme fino al 24 novembre la prima squadra e la Juniores. «Anche perché pensiamo che per quest’anno non possa esserci una ripresa. Anzi, ci aspettiamo che nelle prossime settimane ci saranno altre restrizioni, anche al di fuori del calcio», analizza il presidente Marco Del Bianco. C’è chi ha fatto la scelta drastica di fermarsi completamente. È il caso del Portogruaro Calcio, il cui direttivo ha deciso di «sospendere in via cautelare tutte le attività, allenamenti compresi, di tutte le squadre senior e giovanili fino al 24 novembre. Dato l’evolversi della situazione di contagio, per tutelare al massimo i nostri tesserati e le loro famiglie, preferiamo fermarci». Il Sandonà ha già ripreso gli allenamenti del settore giovanile, con tutte le cautele del caso. La prima squadra rimarrà in attesa ancora una settimana, ma dalla prossima potrebbe tornare ad allenarsi. «Fino a giovedì non si capiva che indirizzo prendessero le cose», spiega il diesse Maurizio Costantini, «adesso come società ci siamo presi la prossima settimana per capire tutte le dinamiche per la ripresa. E, se continuerà a esserci libertà di fare gli allenamenti, valuteremo come riprendere in base a tutti i protocolli». —



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