«Dimentichiamo il ko con l’Hellas Mercato? Dopo il 22 dicembre»
VENEZIA
«Dimenticare è facile, basta non ricordare». Uno dei versi di una canzone di Vasco calza a pennello per il momento del Venezia e del 3-4 subito domenica dal Verona. Già, come si fa a dimenticare? Semplice, pensando alla Juve, che non sarà il massimo della vita per riprendere il proprio cammino ma siccome bisogna rialzarsi, tanto vale farlo il prima possibile. E la stessa ricetta arriva dal ds Mattia Collauto. «Le strade sono due: o continuiamo a portarci dietro quella sconfitta», dice, «oppure prendere spunto da quanto successo e svoltare. Contro i gialloblù i primi 45’ sono stati molto importanti, poi è successo un blackout, abbiamo preso paura dopo aver subito la rete del 3-1. Ma da subito abbiamo pensato alla partita contro la Juve, senza dimenticare che c’è tanto di positivo nella gara contro il Verona». Lo stesso Collauto prova ad analizzare il momento del Venezia. «Dobbiamo imparare a gestire i momenti», continua, «perché se oggi avessimo tre punti in più, mettiamo i pareggi contro Spezia, Salernitana e dico pure il Verona, oggi si vedrebbero le cose in modo diverso. Ora quei punti si dovranno andare a pescare altrove. La crescita del gruppo c’è, ora dev’essere concretizzata. Bisogna lavorare tanto per tirarci fuori da questo momento, dare il 100%, non il 99». Collauto continua ad avere fiducia nel Venezia. «Sapevamo che ci sarebbero state delle difficoltà», prosegue, «ma sarà la storia di questo campionato. Questi ragazzi ci saranno delle soddisfazioni, ce le stanno già dando. Siamo in difficoltà ma siamo vivi. Dopo il 3-0, tutti avremmo voluto che contro il Verona la gara fosse chiusa. Siamo giovani sì, ma maturi esperienza sul campo. Non so a quanto sia la quota salvezza; ci sono ancora parecchie partite, qualcuno può fare dei filotti e come non ci illudevamo sino a 3 gare fa, non dobbiamo abbatterci ora». Infine una battuta sul mercato. «Faremo le valutazioni dopo la partita contro la Lazio (22 dicembre, ndr) per capire cosa ci potrà servire in quel mese a disposizione». L’imperativo è “dimenticare per ripartire”. Juve o non Juve. —
Alessandro Ragazzo
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia